Maserati in vendita? Stellantis smentisce, ma Elkann potrebbe cedere il marchio a Ferrari - Affaritaliani.it

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Maserati in vendita? Stellantis smentisce, ma Elkann potrebbe cedere il marchio a Ferrari

Nonostante la smentita ufficiale, un possibile passaggio di Maserati a Ferrari potrebbe essere la chiave di volta per il Tridente, permettendo anche al Cavallino Rampante di entrare in un segmento di mercato che ancora non copre

di Rosa Nasti

Stellantis nega la vendita di Maserati, ma Elkann potrebbe valutare una cessione a Ferrari

"Maserati non è in vendita". Così Stellantis ha risposto alle voci sempre più insistenti che, nei giorni scorsi, davano il Tridente in uscita. Non solo la cessione è stata smentita, ma il gruppo ha ribadito con forza la centralità del marchio nella sua strategia globale. E ha aggiunto: nessun interesse ad aggregarla ad altri gruppi del lusso, né italiani né stranieri. Perché? Perché Maserati è Italia, non solo per sede, ma per identità. E venderla significherebbe perdere un pezzo del proprio Dna.

Ma allora da dove vengono queste voci? Molti le collegano ai numeri, e qui non si può far finta di niente. Nel primo trimestre del 2025 Maserati ha incassato 157 milioni di euro. Nello stesso periodo del 2024 erano stati 313 milioni. Tradotto: un crollo del 50%. Nonostante i ritocchi ai listini, annunciati a inizio anno, il declino del marchio sembra tutt’altro che arginato. E qui si inseriscono i rumor. Qualcuno sussurra che il colosso cinese Chery possa essere interessato a prendersi il Tridente. D’altronde, i cinesi conoscono bene il valore simbolico di Maserati, ma sanno anche che oggi non è certo al suo massimo splendore.

Tuttavia, un’eventuale vendita alla Cina appare, per ora, fuori discussione. Ma se proprio si volesse fantasticare su uno scenario alternativo, ce n’è uno che avrebbe un suo certo senso logico, per ragioni storiche, strategiche e familiari, e che porterebbe a Maranello. A Ferrari. Attualmente il Cavallino Rampante è fuori dall’orbita Stellantis, ma rimane sotto il controllo diretto di Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann.

Dal 2018, dopo la scomparsa di Sergio Marchionne, Ferrari è guidata da John Elkann come presidente, da Benedetto Vigna come amministratore delegato, e da Piero Ferrari, figlio di Enzo, in qualità di vicepresidente. E proprio quest’ultimo, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe nutrire un interesse concreto verso Maserati. Il motivo? Ferrari oggi presidia esclusivamente la fascia altissima del mercato, con vetture da almeno 300 mila euro, mentre non copre il segmento premium da 100-200 mila euro, che rappresenta una fascia strategica del lusso "accessibile". Maserati, con i suoi modelli, e prezzi, potrebbe colmare esattamente quel vuoto.

C'è di più. Secondo quanto riportato da Reuters, sarebbero attualmente in corso trattative tra Ferrari e la cinese Leapmotor per una possibile collaborazione sul fronte dell’elettrico. La notizia ha sorpreso molti, considerando che gli standard di Ferrari sono molto lontani da quelli dei marchi generalisti. Eppure, il dialogo sembra esserci, e potrebbe avere un senso proprio alla luce di un’eventuale operazione che coinvolga Maserati.

Maserati ha infatti già avviato la propria transizione elettrica con la linea Folgore, che include tre modelli 100% elettrici: Grecale, GranTurismo e GranCabrio. Un’eventuale acquisizione da parte di Ferrari potrebbe consentire al Cavallino di accelerare la propria presenza nel segmento elettrico, sfruttando tecnologie già sviluppate, senza snaturare il proprio posizionamento. In questo senso, Leapmotor potrebbe fornire le piattaforme per una nuova generazione di veicoli a marchio Maserati, mentre Ferrari manterrebbe la sua esclusività. 

Un piano di sviluppo elettrico per il lusso del genere avrebbe una sua coerenza industriale. Soprattutto considerando che Maserati è oggi guidata da Santo Ficili, un manager con oltre 40 anni di esperienza nel gruppo,  da Fiat a Fca a Stellantis, che conosce profondamente il tessuto industriale italiano e le dinamiche del settore. Lo stesso Ceo, però, in una lettera pubblicata dall'Unione Uilm ha dichiarato che Stellantis rimane impegnata nel marchio e "conferma il suo impegno nei confronti dell'Italia, dei suoi lavoratori e di tutti i suoi marchi". La lettera di Ficili è arrivata come risposta a una lettera pubblica del capo di Uilm Rocco Palombella, in cerca di rassicurazioni sul futuro di Maserati.

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Insomma, per ora è tutto da vedere. Già però lo stesso Tavares aveva provato in passato a cedere Maserati – e anche Alfa Romeo – a Ferrari, ma l’operazione non era mai andata in porto per mancanza di interesse da parte di Maranello. Chissà che oggi, con nuove condizioni di mercato, le cose non siano cambiate. D'altronde, anche se Ferrari è fuori da Stellantis, fa comunque parte dell’universo Exor. Un’eventuale acquisizione di Maserati resterebbe dunque "in famiglia" sotto l’ala degli Agnelli-Elkann. E potrebbe rappresentare, per Maserati, l’occasione per una vera rinascita.