Colle/ I mercati: "Renzi ora è senza alibi. Pil positivo o a casa"
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"L'elezione di Mattarella al Quirinale non ha alcuna influenza sui mercati finanziari. La politica italiana non dà grossissimi spunti", spiega ad Affaritaliani.it Massimo Gionso, consigliere delegato di CFO Sim. "L'unica cosa che possiamo dire è che ci siamo eliminati velocemente questo bubbone, ovvero il disturbo che poteva esserci se l'elezione fosse andata per le lunghe. Ora speriamo che si vada avanti con le riforme e con quello che c'è da fare. Renzi non ha più alibi, governi e lo faccia bene. Il premier deve lavorare velocemente. La Borsa e i mercati guardano al dollaro, alle trimestrali in Europa e negli Usa e alla Grecia. Però, ripeto, c'è un'occasione più unica che rara: ci sono tutte le condizioni - il lvello attuale del dollaro, le materie prime che costano poco e i tassi a zero -, non create da noi e che ci siamo trovati, che devono spingere la crescita. Se nemmeno quest'anno e in questo contesto il governo saprà portarci a un Pil positivo allora è meglio che cambi mesterie".
LUNEDI' INCERTO SUI MERCATI EUROPEI - Europa a passo incerto all'apertura dei mercati azionari. L'attenzione sull'orientamento che prenderanno i rapporti tra Grecia e troika sul debito di Atene unita alla confermata fase di debolezza del settore manifatturiero cinese (a dicembre l'attivita' e' stata ancora in contrazione) consigliano prudenza agli investitori. Gli indici consolidano comunque le posizioni della scorsa settimana che ha visto una leggera correzione rispetto ai picchi toccati il 26 gennaio grazie al varo del Quantitative Easing della Bce. Timido il rialzo di Francoforte (+0,3%) cosi' come quello di Londra (+0,4%), piatta Parigi. Il Ftse Mib segna +0,2% sostenuta dai petroliferi (+2,6% Saipem, +1,4% Eni). Protagonista in positivo e in negativo il lusso: prosegue il rally di Ferragamo (+2,3%) sulla scia dei conti, -1,3% Tod's che paga il "sell" emesso da Goldman Sachs. Brutto avvio dei bancari: dopo una partenza in flessione di quasi il 2%, Mps limita i danni a -1% ma Bper cede oltre il 2% e Intesa Sanpaolo flette dell'1%. Sul fronte valutario, l'euro risale sopra 1,13 dollari e tratta a 1,1317 da 1,1208 di venerdi' sera. Euro/yen a 133,15 (132,03) e dollaro/yen a 117,6 (117,8). Petrolio in calo del 2,3% a 47,11 dollari al barile.