Mercati/ Tokyo e Fed pesano sull'Europa. Piazza Affari a picco. In Europa persi 163 miliardi

Le borse europee chiudono in forte calo, bruciando 163 miliardi di capitalizzazione sulla scia del crollo della borsa di Tokyo. Anche Wall Street è in perdita. I mercati azionari risentono dell'improvvisa contrazione dell'indice Pmi manifatturiero cinese, sceso sotto 50 punti e del timore che la Federal Reserve riduca gli stimoli all'economia Usa, in caso di un consolidamento della ripresa occupazionale.
L'apprezzamento dello yen spinge gli investitori giapponesi ad allontarsi dalle piazze azionarie. Francoforte arretra del 2,1% a 8.351,98 punti e Parigi scende del 2,07% a 3.967,15 punti. A Milano l'indice Ftse mib, maglia nera, cede il 3,06% a 17.008,42 punti e Londra il 2,1% a 6.696,79 punti. Giu' dell'1,4% Madrid.
Il tonfo della borsa di Tokyo e l'apprezzamento della moneta giapponese portano gli investitori a disinvestire anche sui titoli periferici europei e lo spread tra Btp a dieci anni e Bund tedeschi equivalenti si attesta a quota 264 dopo un massimo di 272 punti, mentre il rendimento del decennale è del 4,03%. Anche il differenziale Bonos/Bund avanza a 289 punti per un rendimento del 4,29%.
Il ribasso di Tokyo è il peggiore dopo lo Tsunami del 2011. Il segno meno non risparmia nessuno a piazza Affari. Giu' i titoli energetici: A2a (-3,8%), Enel (-2,2%), Enel Gp (-2%), Snam (-1,6%), Eni (-2,6%), Saipem (-2,2%). A picco l'industria: Finmeccanica (-3,3%), Ansaldo (-1,6%), Buzzi (-2,8%) Fiat Industrial (-4,1%); cosi' come il settore auto: Fiat (-4%), Pirelli (-3,6%). Giu' anche Exor (-3%). Telecom cede l'1,6% nel giorno del cda, riunito da ore, che dovrebbe definire lo scorporo della rete. Ribassi anche per Mediaset (-3,9%) e per i titoli del lusso: Luxottica (-3,2%), Ferragamo (-4,1%), Tod's (-2%). Fuori dal listino principale tiene Gruppo Espresso (-0,2%) e sale Rcs (+1,8%) in attesa dell'assemblea della settimana prossima che dovra' decidere sull'aumento di capitale.