Economia
Mercati, il voto francese non spaventa le Borse: Parigi tonica


La potenziale deriva euroscettica dopo il risultato nelle elezioni amministrative in Francia non spaventa i mercati europei. Dopo una partenza positiva, le Borse del Vecchio Continente accelerano a metà mattinata e ampliano i guadagni trainate principlamente dal listino di Francoforte che mette a segno un +1,8%. Bene Parigi con il Cac40 a +1,68%, mentre Londra e Milano registrano un rialzo leggermente inferiore rispettivamente a +0,63% e 0,76%.
In attesa della riunione della Federal Reserve del 16 dicembre in cui il comitato di politica economica della banca centrale americana metterà fine all'epoca dei tassi a zero, i market movers sono le positive indicazioni arrivate da Wall Street e dal Nikkei (+1%). I listini Usa, infatti, chiuso la seduta di venerdi' in forte ascesa, con il maggiore guadagno giornaliero da circa tre mesi.
Il Dow Jones ha archiviato la seduta con un incremento del 2,12%, l'S&P 500 del 2,05% e il Nasdaq Composite del 2,08%. Secondo gli esperti di IG il Ftse dovrebbe aprire in salita di 41 punti, il Dax di 109 e il CAC di 41 a 4755. Sul fronte macro da segnalare che in Germania la produzione industriale a ottobre è cresciuta dello +0,2% m/m (inv. a/a).
"Archiviate le parole di Mario Draghi, che hanno trascinato in rosso i principali listini europei e lanciato l'euro verso 1,1, ora, l'attenzione degli operatori si concentrera' sulle decisione della Federal Reserve in materia di rialzo dei tassi. Con l'occupazione americana che si conferma a buoni livelli - i non-farm payroll hanno segnalato 211 mila nuovi occupati nel settore non agricolo nel mese di novembre - l'annuncio di un ritocco dei tassi sembra oramai molto probabile nella riunione della Fed di meta' dicembre", spiegano alcuni analisti finanziari.