Economia
Emergenti, Landi (Anthilia) ad Affari: "Lontani da Turchia. Bene India e Colombia"


di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Borse europee in tensione dopo l'incidente dell'abbattimento del jet russo da parte della Turchia al confine con la Siria. Anche il petrolio è tornato a salire per la paura di un'escalation delle tenioni non solo in Medio Oriente. Come devono comportarsi i piccoli risparmiatori?
"Sicuramente abbandonare il fai da te e affidarsi ad un gestore esperto. Poi, è difficile dare indicazioni nel caso scoppi una guerra. Poi, bisogna mantenersi lontani dalla Turchia anche se, visto che era in crisi da tempo come dimostrano gli andamenti della lira turca e dei rendimenti sui titoli di Stato di Ankara, il Paese non è stata gettonato dagli investitori. Speriamo che la situazione non degeneri, visto che si tratta di un Paese appartenente al blocco Nato".
Ma nell'asset allocation bisogna cambiare qualcosa?
"Non è che sia cambiato un granché dallo scoppio degli attacchi terroristici di Parigi. Gli investitori attendono due appuntamento fondamentali come la riunione della Bce di dicembre e, due settimane dopo, quella della Federal Reserve. A meno che non sopraggiungano altri fattori esterni destabilizzanti più forti delle politiche monetarie di due grandi banche centrali, si andrà verso un allargamento sempre più ampio dei cordoni della borsa in Europa e verso un restringimento degli stessi negli Stati Uniti. Per ora, quindi, i due grossi driver dei mercati rimangono Fed e Bce. E' chiaro poi che sia il fenomento terroristico, sia questi scontri pesanti nel Medio Oriente, se non trovano un canale di risoluzione politica, possono rallentare nel medio termine il commercio internazionale e andare ad incidere sulla dinamica economica. Ma per quanto riguarda la caduta dei titoli legati al turismo o al trasporto, posso dire che si tratta di fenomeni transitori. Il vero problema per il risparmio in Europa è un altro."
E cioè?
"Il Vecchio Continente vedrà un lungo periodo di tassi a zero per lungo tempo e il risparmio avrà difficoltà perché non verrà remunerato se non accettando un livello di rischiosità maggiore rispetto al passato. Fattore difficile da far digerire in alcuni casi ai piccoli risparmiatori".
Quindi, per il momento, bisogna continuare a mantenersi alla larga dai mercati emergenti?
"Non da tutti. Ce ne sono alcuni che stanno andando bene da parecchio tempo. Come India, Colombia. Osserviamo il nuovo corso dell'Argentina con Macrì, visto che il fondo lo ha toccato. Grossi problemi ci sono in Brasile, Sudafrica e in alcune aree dell'Est Europa. La crisi degli Emergenti è a macchia di leopardo".