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Mfe-Mediaset, trimestre nero per Prosieben: ricavi in calo, perdite oltre i 10 milioni di euro

Prosieben conferma le stime per l'intero 2025. Il rimbalzo in Borsa dell'emittente tv tedesca (+20% in due giorni) non cancella la crisi

di Redazione

Prosieben in perdita di 14 milioni nel primo trimestre

Nel primo trimestre dell'anno il gruppo media Prosieben, del quale Mfe-Mediaset è primo azionista con poco più del 30% delle quote, ha registrato ricavi di 855 milioni, in calo dell'1% rispetto allo stesso periodo del 2024, con una perdita adjusted di 14 milioni contro un utile precedente di 8 milioni. Prosieben, con un'opa al minimo di legge lanciata dalla stessa Mfe-Mediaset e una per salire fino a sfiorare il 30% dal gruppo ceco Ppf, conferma le stime per l'intero 2025. 

Il margine operativo lordo adjusted nel primo trimestre per Prosieben è sceso del 39%, a 44 milioni, soprattutto per "il calo dei ricavi nel settore pubblicitario della Tv lineare, altamente redditizio ma anche molto sensibile ai cicli economici", afferma la società bavarese. In crescita invece la piattaforma di streaming Joyn e i ricavi da distribuzione e produzione. Joyn ha anche ampliato in modo significativo diverse altre voci di redditività, raggiungendo in alcune un nuovo massimo storico, fatto che "conferma il focus strategico sull'intrattenimento digitale", aggiunge Prosieben.

In crescita dell'11% il fatturato nel segmento Commerce & Ventures, in calo il settore Dating & Video. "La strategia di portafoglio è implementata con coerenza: la vendita di Verivox in marzo ha rappresentato una pietra miliare nella strategia di ProSiebenSat.1 volta a rafforzare la propria focalizzazione sul business dell'intrattenimento e ad aumentare la flessibilità finanziaria dell'azienda", aggiunge il gruppo tedesco. L'outlook 2025 è confermato, tenendo conto del deconsolidamento di Verivox: il gruppo punta a un fatturato di 3,85 miliardi (più/meno 150 milioni), con un aumento previsto dei ricavi pubblicitari nel settore dell'intrattenimento nell'area di lingua tedesca di circa il 2% per l'intero anno, dopo un calo nel primo semestre. Le stime citano anche un margine operativo lordo rettificato di 520 milioni (più/meno 50 milioni di euro) per l'intero anno. 

"È stato confermato che la situazione economica è ancora difficile e che i ricavi pubblicitari nell'area di lingua tedesca diminuiranno nella prima metà dell'anno: in questo contesto, i ricavi del nostro gruppo e il margine operativo lordo si stanno muovendo come previsto". Lo afferma Martin Mildner, direttore finanziario di ProSiebenSat.1 Media commentando i dati del primo trimestre dell'anno. "Tenendo conto della vendita di Verivox, confermiamo quindi le nostre previsioni per l'intero anno e siamo fiduciosi che i ricavi pubblicitari torneranno a crescere anche nella seconda metà dell'anno. Allo stesso tempo, stiamo compiendo importanti progressi operativi nell'affermazione di Joyn come piattaforma leader di intrattenimento digitale gratuito nell'area di lingua tedesca", aggiunge Mildner. "Per aumentare la nostra competitività, continueremo a investire in questo settore, lavorando al contempo sulla nostra base di costi in tutti i segmenti. La vendita di Verivox a marzo 2025 è stata un primo passo importante nell'implementazione coerente della strategia per rafforzare la sua focalizzazione sul business dell'intrattenimento e aumentare la flessibilità finanziaria dell'azienda", conclude il direttore finanziario di Proieben.

Prosieben, conti in caduta libera: il rimbalzo in Borsa non cancella la crisi 

Numeri in netto peggioramento per Prosieben, nonostante il titolo corra in Borsa con un +20% in due giorni. L’ultima trimestrale fotografa una situazione preoccupante: utile in calo, indebitamento in aumento e flusso di cassa operativo praticamente azzerato.

Dietro l’impennata speculativa si nasconde un gruppo in difficoltà evidente, che continua ad attribuire le proprie fragilità al contesto macro e alla crisi della tv lineare. Ma i conti di MFE – operativa in un mercato più piccolo – dimostrano il contrario: utili solidi, cassa in crescita e debito in discesa.

Le dichiarazioni di fiducia dell’azionista PPF non bastano più: senza una vera svolta industriale, l’ipotesi di un aumento di capitale in autunno non è solo probabile, ma quasi inevitabile. La distanza tra la narrativa di Borsa e la realtà economica si fa ogni giorno più difficile da ignorare.

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