Moody's: "In Italia ripresa lenta ma riforme positive"
L'economia italiana si sta "riprendendo gradualmente" ma "la traiettoria di crescita restera' probabilmente bassa nei prossimi anni" sebbene il Paese sia destinato a "trarre benefici dalle riforme". Lo scrive l'agenzia di rating Moody's, aggiungendo che la crescita prevista, per quanto modesta, "consentira' una graduale riduzione dell'elevatissimo carico di debito". Secondo Moody's, le prospettive economiche dell'Italia sono soggette a rischi al rialzo quali il calo dell'euro e il deprezzamento del petrolio, laddove i rischi al ribasso sono rappresentati da "eventi geopolitici" o "notizie negative da altri paesi dell'area euro".
"Ad ogni modo, le riforme strutturali andranno probabilmente avanti e potrebbero avere un impatto positivo sull'economia e sull'attivita' imprenditoriale", prosegue il rapporto, che prevede un avanzo primario medio del 2% tra il 2015 e il 2018, il che "sostiene gli sforzi di consolidamento fiscale, che hanno rallentato ma e' previsto riprendano con maggior vigore dal 2016 in poi". Il consolidamento fiscale dell'Italia verra' inoltre sostenuto, conclude l'agenzia, dalle misure della Bce, che "limitano i rischi di liquidita'".
Il governo italiano "ha fatto progressi nel portare avanti riforme strutturali nel mercato del lavoro, nel sistema fiscale, nel sistema elettorale e nell'architettura istituzionale", si legge inoltre nel rapporto
La crescita dell'economia italiana sara' "probabilmente piatta" nel 2015 "prima di registrare un modesto incremento, pari in media all'1%, nel periodo tra il 2016 e il 2018. Moody's stima inoltre un picco del debito al 134,6% del Pil nel 2015 e successivamente un calo al 130% nel 2018.