Mps, stress test finiti. La banca va verso la bocciatura
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Conto alla rovescia per il D-day per le banche europee supervisionate da Bce che stanno partecipando all’esercizio di stress test per valutare l’adeguatezza patrimoniale in condizioni avverse. Secondo quanto ha riportato il Messaggero, ieri alle 12, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Mps in un campione di 50 istituti continentali hanno fatto il terzo invio dei template alla Bce per recepire le richieste inviate dall’Eurotower a seguito della conclusione della seconda fase di verifica della qualità delle informazioni trasmesse (Quality Assurance).
Le pagelle saranno note il 30 luglio: per le italiane, da quel che trapela da Francoforte, Intesa, UniCredit e il Banco dovrebbero confermare i voti lusinghieri dei precedenti esami (2018 su risultati 2017) che confluiranno negli srep decision di dicembre validi per il 2022. Solo Mps no che nel 2018 non aveva fatto il test perchè reduce dall’accordo con la Ue sulla ricapitalizzazione precauzionale mentre adesso Iccrea lo ha evitato perchè sotto comprehensive assessment.
"Non commento , tema complicato, non è il momento di parlare di Mps", ha affermato ieri il ministro dell'Economia Daniele Franco richiesto di fornire indicazioni sul futuro di Mps e sui tempi del piano di cessione del gruppo di cui il Tesoro detiene il 64,2% del capitale.
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