Economia
Nasa, Skypersonic punta sull'Italia: a Torino la produzione dei droni spaziali
Siglato l'accordo con l'Agenzia Usa per le future operazioni su Marte. Sarà simulato un soggiorno di un anno sul pianeta rosso
L'americana Skypersonic svilupperà a Torino i droni spaziali per la Nasa
Skypersonic, azienda statunitense che opera nel settore dei droni, controllata del gruppo Red Cat Holdings, punta sull'Italia per lo sviluppo dei droni per la Nasa. In particolare, sulla città di Torino. Al centro dell'operazione la simulazione delle future operazioni su Marte. “Abbiamo sottoscritto un accordo quinquennale con l'Agenzia americana per progettare e sviluppare per la Nasa due droni, un rover, softwarte e hardware destinati alle missioni simulate su Marte”, racconta al Sole 24 Ore Giuseppe Santangelo, fondatore e ceo di Skypersonic.
Missioni cruciali che vedranno la luce a partire dal 2030. Fino a quella data, per ora, si punta verso l'accelerazione tecnologica: l'obiettivo è mettere a punto dei sistemi di andata e ritorno della missione. Per questo, spiega il Sole 24 Ore, la Nasa ha avvviato una serie di missioni che simuleranno soggiorni di un anno sulla superficie del pianeta rosso, con quattro membri di equipaggio nei Mars Dune Alpha all'interno dell'habitat marziano realizzato allo Johnson Space Center di Houston. Durante le missioni, che inizieranno a partire da settembre 2022, l'equipaggio condurrà passeggiate spaziali simulate e operazioni di volo, pilotando a distanza i droni e il rover della Skypersonic in un ambiente marziano simulato, in Arizona, usando la piattaforma di pilotaggio remoto transoceanico Dronebox sviluppata dall'azienda, prosegue il quotidiano economico.
“Torino, spiega Giuseppe Santangelo, ha un team di una decina di ingegneri e rappresenta il nostro centro di eccellenza in due aree di riferimento, i sistemi di intelligenza artificiale e le tenologie per il volo transoceanico dei droni e il pilotaggio in remoto, con le attività di traininf per i piloti nell'hangar ci ha messo a disposizione Leonardo”. Il team italiano di Skypersonic contribuirà inoltre alla progettazione del rover che potrebbe essere testato, aggiunge Santangelo, “nell'area che riproduce il suolo marziano allestito nello stabilimento torinese di Thales Alenia Space”. Skypersonic è arrivata a Torino grazie a una iniziativa messa in campo dal comune per attrarre imprese estere. “Per noi si è trattato di una collaborazione fondamentale per stabilire un nucleo di ricerca e sviluppo in Italia- aggiunge il ceo- con Leonardo che ci ha concesso l'hangar nell'area di corso Marche, a Torino, per i test e una parte della palazzina uffici per i nostri collaborazione”.