Non hai lavoro? Pronti 1.404 euro al mese. Così Grillo tenta Renzi
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Punti di contatto fra il M5s e il Pd sul reddito di cittadinanza. I pentastellati articolano la proposta strutturata di un assegno universale mentre i Democrats fanno dei distinguo per venire incontro alle esigenze dei segmenti più poveri e di chi perde il posto di lavoro in età avanzata ma è ancora lontano dalla pensione. Ma per la senatrice Nunzia Catalfo, una delle autrici della proposta del movimento di Beppe Grillo, il reddito di cittadinanza così com'è stato disegnato dal M5S è più completo e non lascia indietro nessuno.
Vuol illustrare nel dettaglio come intendete intervenire sul reddito degli italiani?
"Abbiamo individuato un reddito di base da cui partire: 780 euro al mese. Cifra che si rifà all'indicatore ufficiale di povertà monetaria elaborato dall'Unione Europea, assegno che equivale ai sei decimi del reddito mediano equivalente familiare. I sei decimi di 15 mila euro all'anno sono pari a 9,360 mila, che divisi per dodici fanno 730 da dare a quelle famiglie che non percepiscono soldi. Assegno da ritirare appena aumenta la capacità di reddito. Poi, abbiamo ricavato una scala di equivalenze (da elaborazioni Ocse) che individuano la soglia di reddito a seconda dei componenti del nucleo famigliare".
E cioè?
"Se una famiglia è composta da tre componenti di cui un minore, il reddito mensile che permette al nucleo di vivere dignitosamente dev'essere di 1.404 euro. Sono cifre elaborate dall'Europa e dall'Istat".
Perché il vosto assegno dev'essere universale?
"E' importante, perché fino ad oggi ci son state pochissime misure, come ad esempio la social card, misure che sono frammentate e che non coprono tutti i segmenti della popolazione che sono a rischio di povertà assoluta".
Quindi la vostra proposta è comprensiva anche dell'Aspi che il governo ha appena riformato con il Jobs Act...
"Sì, perché, come ha anche stressato ultimamente l'Ocse, uno dei più grandi problemi dell'Italia è la disoccupazione di lunga durata. E' necessaria una misura per tutelare universalmente tutti i coloro i quali vivono in disoccupazione o sono inoccupati da più tempo".
Quanti sarebbero i contribuenti che beneficerebbero in tutto di questo reddito di cittadinanza?
"Sono due milioni e novecento quarantanove famiglie. Chiaramente non tutti avranno un'integrazione totale del reddito perché molte hanno già un reddito".
E quindi quanto percepirà se guadagna già 400 euro?
"Avrà diritto a un'integrazione di 380 euro (vedi allegato con elaborazioni, ndr)".
Quanti soldi servirebbero in tutto per introdurre il reddito di cittadinanza?
"15,484 miliardi di euro all'anno. Cifra, anche questa, avvalorata dall'Istat. Abbiamo presentato un emendamento alla legge di Stabilità, le cui coperture sono state bollinate anche dalla Ragioneria dello Stato".