AEPI, 6° Meeting del Made in Italy: l'intervento di Marco Travaglini, Fondatore Mama Industry - Affaritaliani.it

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AEPI, 6° Meeting del Made in Italy: l'intervento di Marco Travaglini, Fondatore Mama Industry

Travaglini (Mama Industry): "Ho cercato di mettere in luce un problema di cui in Italia si parla ancora troppo poco: la distanza tra il mondo del terziario avanzato e chi, concretamente, produce"

di Redazione Corporate

Sesto Meeting del Made in Italy di AEPI, l'intervento di Marco Travaglini: “Innovazione e produttività? Il nodo è culturale non solo economico”

Nel pomeriggio del 6° Meeting del Made in Italy, promosso da AEPI in collaborazione con Affaritaliani, il panel dedicato a Le sfide delle imprese Made in Italy: produttività e innovazione ha offerto spunti lucidi e a tratti provocatori sullo stato dell’imprenditoria italiana. Tra i protagonisti dell’incontro, Marco Travaglini, fondatore di Mama Industry, ha portato una lettura originale e concreta sulle difficoltà, e le opportunità, legate al rinnovamento del nostro tessuto produttivo.

Nel suo intervento, Travaglini ha disegnato un’Italia divisa in due: da una parte le imprese “on”, già immerse nei processi di digitalizzazione, aperte ai mercati internazionali, capaci di pensare in termini di sistema. Dall’altra, un’Italia “off”, ancorata a modelli novecenteschi, dove l’imprenditore medio è spesso distante, culturalmente, mentalmente e persino fisicamente, dal concetto stesso di innovazione.

In questi casi", ha sottolineato, "il problema non è la domanda, ma l’offerta: nessuno si abbassa davvero a parlare con questi imprenditori, a spiegare loro la complessità dell’innovazione”. Per Travaglini, servono strumenti concreti e accessibili, ma serve soprattutto qualcuno che abbia la pazienza e la competenza di trasmettere conoscenza là dove oggi manca. Non basta cioè incentivare l’innovazione dall’alto, serve costruire un ponte tra chi conosce le dinamiche d’impresa e chi ancora fatica a comprenderle o applicarle.

Il problema, secondo Travaglini, è anche di approccio: mancherebbe una visione aggiornata e pragmatica, capace di leggere la realtà delle PMI e fornire loro strumenti efficaci, a partire da competenze come la redazione di un business plan o la progettazione strategica. Per uscire dall’impasse, conclude Travaglini, è necessario che la politica torni a occuparsi di formazione e trasferimento di competenze, puntando a una rappresentanza che non si limiti alla mediazione ma si faccia anche veicolo di trasformazione. “Chi conosce davvero l’impresa – ha dichiarato – deve andare a parlare con chi oggi non riesce a vedere oltre la propria quotidianità. Solo così potremo liberare le imprese dalla burocrazia e traghettarle davvero nel presente”. Un messaggio forte, che ha posto l’accento sul cuore culturale, prima ancora che tecnico, delle trasformazioni necessarie per far crescere la produttività e l’innovazione nel Made in Italy.

L'intervista di Affaritaliani a Marco Travaglini, fondatore Mama Industry

Marco Travaglini, fondatore di Mama Industry, ha dichiarato: "Oggi sono molto soddisfatto perché credo di essere riuscito a spiegare un tema che, a mio avviso, è fondamentale quando si parla di internazionalizzazione, innovazione, produttività e di molte altre sfide e opportunità affrontate non solo dal mondo politico, ma anche da altri attori presenti a questo evento. Ho cercato di mettere in luce un problema di cui in Italia si parla ancora troppo poco: il vero primo mismatch, cioè la distanza tra il mondo del terziario avanzato, quello che oggi guida l’impresa attraverso l’intelligenza artificiale, i dati, la comunicazione, la finanza, e chi, concretamente, produce. Questo è un nodo centrale che andrebbe affrontato con serietà dalla politica e, più in generale, da tutta la classe dirigente del Paese".