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ANBI, inaugurato nel Bergamasco un intervento irriguo da 27 milioni di euro
Gargano (ANBI): "Non si tratta soltanto di una scelta tecnica, ma di una precisa strategia di adattamento ai cambiamenti climatici e che mira a rendere il sistema irriguo più resiliente"

ANBI, presentato nel Bergamasco un intervento da 27 milioni di euro: nuovi impianti irrigui a pressione per oltre 1.880 ettari
È stato inaugurato dal Consorzio di bonifica Media Pianura Bergamasca un imponente intervento di ammodernamento della rete irrigua, mirato alla conversione dell’irrigazione da “scorrimento” a “sistemi a pressione”, più efficienti, moderni e sostenibili. L’intervento, il più rilevante mai realizzato dall’ente, ha richiesto un investimento complessivo di oltre 27 milioni di euro, di cui circa 17 finanziati con fondi pubblici e oltre 10 milioni sostenuti dal Consorzio, da ripartire su un arco temporale di vent’anni.
Si tratta di un progetto avviato nel 2017, quando l’ente consortile presentò una domanda di sostegno nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale Nazionale 2014–2020, per accedere a fondi destinati al miglioramento delle infrastrutture agricole. Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (oggi M.A.S.A.F.) ne riconobbe il valore strategico approvandolo nel 2019. Da allora è partito un percorso articolato, che ha incluso l’adeguamento del quadro economico per far fronte a variazioni dei prezzi, l’esito delle gare d’appalto e l’introduzione di varianti progettuali migliorative.
“È un’ulteriore sfida, che abbiamo vinto. Oltre che di efficienza operativa è una dimostrazione della capacità progettuale dei Consorzi di bonifica ed irrigazione: è la strada, che dobbiamo continuare a percorrere, soprattutto ora che in Italia si ricomincia quantomeno a parlare di programmazione. Di fronte alla crisi climatica, l’agricoltura, che produce cibo, sarà sempre più irrigua", commenta Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI.
Le aree interessate dai nuovi impianti irrigui sono tre e coprono complessivamente oltre 1.880 ettari: la roggia Nuova, nel comune di Zanica; la roggia Borgogna, che attraversa i comuni di Bagnatica, Bolgare, Calcinate, Cavernago e Costa di Mezzate; e il comprensorio di Caravaggio, che comprende anche Capralba e Mozzanica. “In tutte queste zone si è proceduto alla sostituzione dei vecchi sistemi irrigui 'a scorrimento' con moderni impianti di pluvirrigazione, capaci di garantire un risparmio d’acqua, stimato tra il 35% e il 50%”, precisa Mario Reduzzi, Direttore di ANBI Lombardia e dell’ente consortile bergamasco.
“Non si tratta soltanto di una scelta tecnica, ma di una precisa strategia di adattamento ai cambiamenti climatici e che mira a rendere il sistema irriguo più resiliente nei mesi estivi, caratterizzati da siccità crescenti, assicurando una gestione più razionale della risorsa idrica”, sottolinea Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
I nuovi impianti non solo riducono sensibilmente i consumi idrici, ma ne migliorano l’efficacia agronomica, permettendo produzioni più abbondanti e di qualità superiore. Le dotazioni irrigue sono state progettate per garantire flessibilità e resistenza anche in condizioni estreme, con una capacità che può arrivare fino a 60 litri al minuto per ettaro. Dal punto di vista tecnico, l’intervento ha previsto la costruzione di stazioni di pompaggio, reti adduttrici e distributrici, idranti, oltre all’infrastruttura necessaria per un accesso semplice ed efficiente all’acqua da parte degli agricoltori. Ogni comprensorio è stato progettato per rispondere alle specificità territoriali, in termini di pressione e tipologia di adacquamento.
“Con questo intervento, abbiamo raggiunto un traguardo importante, ponendo solide basi per il futuro dell’agricoltura nel territorio. La realizzazione di impianti efficienti, sostenibili ed all’avanguardia rappresenta non solo un vantaggio per gli agricoltori, ma anche una risposta concreta alle sfide ambientali e climatiche", dichiara Franco Gatti, Presidente del Consorzio di bonifica Media Pianura Bergamasca. Alla cerimonia inaugurale ha presenziato anche il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a sottolineare l’importanza strategica dell’opera per il territorio e per l’agricoltura lombarda.