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Aziende e responsabilità ambientale: il caso (virtuoso) Coloplast

L’innovazione dei dispositivi medici che promuove prodotti green, inclusione e diversità di genere

Coloplast, la multinazionale danese di dispositivi medici e servizi per le persone con bisogni di cura intimi e personali, ha accelerato negli ultimi anni la corsa verso una svolta esclusivamente green. Continua nella sua missione di innovare responsabilmente migliorando i propri prodotti e il packaging, riducendo le emissioni e arrivando a usare fonti di energia 100% rinnovabili entro il 2025. È in questa ottica virtuosa e responsabile che l’azienda ha dato il via nel 2021 a una collaborazione sostenibile con un’azienda ungherese che si occupa di riciclaggio e scarti. L’Ungheria è per Coloplast uno dei poli più attivi per gli scarti di produzione. Grazie ad un’innovativa tecnica di riciclaggio, i rifiuti vengono convertiti in materiale in gomma restituendo nuova vita alle materie prime e realizzando ex novo campi sportivi e asili, da materiale di scarto a risorsa preziosa.

Proprio lo scorso mese, Coloplast è rientrata nella lista delle 100 compagnie globali più sostenibili dell’autorevole rivista Corporate Knights; il report ha stabilito inoltre che l’azienda danese ha il primato di compagnia più green nel settore MedTech. Un dato che non stupisce, poiché a livello corporate Coloplast sta portando avanti la strategia Strive25, che prevede il raggiungimento di precisi obiettivi per una crescita responsabile e sostenibile entro il 2025. La strada sembra essere quella giusta: solo tra il 2020 e il 2021 il riciclaggio degli scarti di produzione è aumentato del 41% rispetto al biennio precedente. «Possiamo riuscire nelle nostre ambizioni di sostenibilità solo lavorando insieme ai nostri fornitori, ai partner e sostenendo iniziative internazionali. Continuiamo a cercare nuove partnership con i fornitori per capire la disponibilità di materiali rinnovabili e con altri attori del settore per trovare soluzioni e infrastrutture necessarie per gestire i rifiuti di plastica e il riciclaggio, oltre a contribuire all'azione per il clima» dichiara Patrizia Turrini, Direttore Generale di Coloplast Italia.

Il manifesto sostenibile dell’azienda non si limita alla produzione ma riguarda soprattutto le persone, al centro di ogni attività. L’attenzione alle relazioni umane rimane il motore centrale di Coloplast Italia: i dipendenti ricevono una formazione costante per investire su un futuro sempre più virtuoso ed inclusivo, superando il concetto di quote rosa con una percentuale di gender diversity del 53%.

La missione più generale è invece quella di rispondere nel modo più veloce ed efficiente ai bisogni di chi ha una stomia e di chi soffre di incontinenza, ascoltandone le necessità e le sfide quotidiane, e di innovare in prodotti e servizi che creano lo standard globale e che vogliono garantire una migliore qualità di vita agli utilizzatori. Una sfida che l’azienda mette a terra attraverso un dialogo costante con utilizzatori e professionisti: associazioni pazienti, forum, gruppi di lavoro ed eventi accademici, che diventano occasioni importanti di studio e approfondimento per trovare le migliori soluzioni di "intimate healthcare". È così che il progetto continua a raggiungere capillarmente migliaia di italiani incontinenti e stomizzati, portando avanti una politica di inclusione sociale anche grazie a iniziative collaterali, quali il magazine online Informablu, che fornisce contenuti autorevoli ai lettori, e il sostegno costante al Bologna for Community, progetto sociale del Bologna FC che garantisce l’accesso allo stadio Renato Dall’Ara alle persone disabili.

Coloplast agisce concretamente per instaurare un rapporto sempre più stretto con i propri utilizzatori e HCP, e infatti inizia questo 2022 con una crescita organica del 6%, nonostante le difficoltà create dalla pandemia; segno della fiducia dei fruitori di prodotti e servizi. A dimostrazione della validità ed efficacia del metodo di lavoro e innovazione in ambito medicale, l’azienda vanta il fatto di essere la prima nel suo settore ad aver sottoposto i propri prodotti e servizi a valutazioni di HTA (Health Technology Assesment), metodologia di studio riconosciuta a livello mondiale per valutare i benefici di tecnologie e servizi in ambito sanitario: un approccio multidimensionale e multidisciplinare che certifica la modalità distributiva domiciliare dei dispositivi medici e il servizio di supporto verso tutti gli utilizzatori, garantendo un risparmio di risorse al SSN e migliorando la qualità di vita degli utilizzatori in termini di appropriatezza delle cure e autonomia.

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