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Enel, mobilità elettrica: il Gruppo accelera su infrastrutture e offerte dedicate con pagamenti veloci
Tripepi (Enel): "Il successo registrato finora dal gruppo energetico ci ha permesso sia di continuare a far crescere la rete sia di ottimizzarla"

Enel: il gruppo guidato da Flavio Cattaneo punta su innovazione, tariffe smart e pagamenti veloci per accelerare la diffusione delle auto elettriche
Simone Tripepi, Head of Charging Point Operator di Enel, in occasione dell'evento “In Motion” organizzato da Forbes Italia, ha fornito nel suo intervento, numeri e prospettive di un futuro che punta verso la sempre maggiore sostenibilità. Dal gennaio 2018, Enel ha registrato oltre 19 milioni di sessioni di ricarica elettrica. Un valore che, più che una cifra, è un indicatore di cambiamento.
"Il successo registrato finora dal gruppo energetico ci ha permesso sia di continuare a far crescere la rete sia di ottimizzarla”, ha spiegato Tripepi. La rivoluzione della mobilità elettrica insomma avanza con una costanza che inizia a ridisegnare il paesaggio urbano e le abitudini di consumo.
Oggi, in Italia, ci sono più di 67.500 punti di ricarica, di cui 24.500 direttamente gestiti da Enel. Un rapporto di circa cinque veicoli per ogni punto fisico, superiore alla media di molti Paesi europei. Ma il dato più interessante non è solo quantitativo. È qualitativo. Enel ha avviato una trasformazione dell’esperienza d’uso, rendendo la ricarica sempre più simile a un gesto quotidiano.
“Abbiamo già 4.000 punti dove è possibile pagare direttamente con carta di credito o bancomat, senza passare da app o card NFC”, ha detto Tripepi. Un dettaglio significativo: la mobilità elettrica non è più solo una questione di sostenibilità, ma di accessibilità e semplicità. La sfida ora si sposta su due fronti: costi e innovazione.
Enel ha introdotto tariffe differenziate per fasce orarie, con riduzioni fino al 30% nelle ore notturne. Un incentivo che punta a modulare la domanda e a rendere più efficiente l’uso della rete. E da aprile 2024, tutte le nuove infrastrutture accetteranno pagamenti con carta fisica, un passo ulteriore verso la normalizzazione dell’elettrico.
Tripepi non nasconde comunque che “c’è ancora molto da fare” e che le istituzioni hanno un ruolo cruciale. La crescita dell’infrastruttura deve essere accompagnata da politiche pubbliche coerenti, capaci di sostenere la transizione e di renderla equa. Gli oltre 330.000 utenti che oggi circolano sulla rete Enel garantiscono un’esperienza del mercato che può guidare le scelte future. In fondo, la mobilità elettrica è il laboratorio di una nuova economia: decentralizzata, digitale, sostenibile. Ma come ogni rivoluzione, ha bisogno di tempo, di fiducia e di una visione condivisa. L’Italia ha cominciato a correre. Ora bisogna capire se riuscirà a mantenere il passo.