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Generali Italia, Sesana "aziende vicine alle persone per costruire il futuro"

Generali Italia, Sesana “Oggi maggior percezione del rischio e richiesta di protezione delle persone”

Concluse ieri le due giornate di incontri dal titolo “Idee per una finanza sostenibile”. Sul tavolo, spunti per la ripartenza in un contesto sostenibile. Al centro dell’evento organizzato da Fisac e Cgil, il lavoro, l’attenzione alle persone, alla salute e al welfare.

Abbiamo bisogno di costruire e formare progetti che abbiano un ampio respiro e che ricostruiscano basi solide con una prospettiva di lungo periodo”. Queste le parole di Marco Sesana, Country Manager & CEO di Generali Italia e Global Business Lines, partecipando all’incontro conclusivo dell’evento per creare un confronto su come avvicinare il sistema finanziario internazionale ed europeo al mondo reale. “Sono quattro gli ambiti sui quali, come settore assicurativo, possiamo avere un ruolo importante, oggi e per il futuro”, spiega Sesana.

Invecchiamento della popolazione, instabilità macroeconomica e finanziaria, trasformazione digitale e cyber sicurezza, cambiamento climatico”. Su quest’ultimo in particolare si sofferma l’Ad affermando che i fronti da sviluppare contestualmente sono la riconversione delle imprese ad una modalità di lavoro orientata all’ambiente ma anche la prevenzione, agendo sul sistema infrastrutturale non più adatto all’ambiente in cui viviamo.

Da Sesana anche la proposta di un fondo anti-pandemia per le emergenze, di cui promotrici posso essere le compagnie assicurative europee, partecipato anche dall’UE e dai singoli Stati Membri. “Di fronte a rischi nascenti come il rischio pandemico, che non era a fuoco da parte di tutti gli operatori, l’Europa potrebbe aiutarci compartecipando alla creazione di un fondo che rappresenterebbe anche un’occasione utile anche per riscoprire lo spirito dell’Unione”. Uno sguardo poi alla salute: “Una cosa che sta emergendo oggi è il cambiamento radicale della percezione del rischio e la propensione a difendere ciò che è più caro alle persone: salute, in primis, ma anche beni come la casa. Poi ci sono rischi nuovi che stano nascendo, ad esempio il rischio pandemico, che non era stato messo a fuoco da parte di tutti gli operatori e su questo l’Europa potrebbe aiutarci: per esempio con la creazione di un fondo contro la pandemia”.

Marco Sesana propone una partnership tra pubblico e privatoVi sono poi alcuni ambiti e bisogni emergenti che sono sempre più sentiti dalle persone, anche per effetto della pandemia: penso ad esempio al settore del Welfare integrato (che comprende anche Previdenza/welfare aziendale, Non Autosufficienza, Salute/Sanità). Sono bisogni molto sentiti dalle persone. Il tema della salute, soprattutto negli ultimi mesi, è diventato molto sentito dalle persone.  Credo che la nostra sanità, che è una eccellenza, abbia bisogno di investimenti e si possa accompagnare: un sistema di welfare integrato diventa un modo vincente per venire incontro ai nuovi bisogni delle persone, allineando gli interessi di cittadini, imprese e Stato. E noi assicuratori possiamo giocare un ruolo complementare al sistema pubblico, anche nel sostenere l’innovazione tecnologica del settore. Credo, quindi, che in questo momento sia necessario sviluppare una partnership tra pubblico e privato e lavorare insieme su temi importanti. Ad esempio sul fronte della non autosufficienza”.

Conclude sulle nuove attese dei consumatori, Marco Sesana, Country Manager & CEO di Generali Italia e Global Business Lines: “Sempre più si aspettano dalle grandi aziende nuove soluzioni e coperture, ma anche una risposta sul ruolo sociale che queste aziende coprono, un ruolo attivo nella comunità, a sostegno, ad esempio, del sistema sanitario e del tessuto economico, dando così concretezza al concetto di ‘responsabilità sociale di impresa. Siamo convinti che la sostenibilità sia il nodo che lega tutti i progetti di ripresa del Paese e in questo Generali Italia vuole avere un ruolo attivo. Sostenibilità per noi significa fare bene impresa con un impatto positivo sull’economia reale, cioè sulla vita delle persone. È il modo in cui traduciamo concretamente in azioni la nostra strategia “Partner di vita”, intrecciando il nostro business e l’impegno nelle comunità. Ciò oggi è più che mai cruciale alla luce del nuovo contesto, per questo le aziende devono essere vicine alle persone per costruire il futuro e generare fiducia”.

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