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Intesa Sanpaolo e Confindustria: al via il nuovo accordo per la crescita delle imprese
Cappellari (Intesa Sanpaolo): "Grazie al rinnovato accordo con Confindustria rafforzeremo ancora il sostegno al sistema produttivo della regione Piemonte"

Nuovo accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo: 17 miliardi di euro alle imprese del Piemonte per investimenti, innovazione e credito
Presso la sede dell’Unione Industriali Torino si è tenuto oggi l’incontro territoriale dedicato alla presentazione del nuovo Accordo quadriennale siglato tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, con l’obiettivo di sostenere la crescita e la trasformazione delle imprese italiane. L’intesa, annunciata a gennaio dal Presidente di Confindustria Emanuele Orsini e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, prevede la mobilitazione di 200 miliardi di euro entro il 2028, di cui 17 miliardi destinati alle aziende del Piemonte. L’obiettivo è rafforzare lo sviluppo del tessuto produttivo nazionale, sfruttando le opportunità offerte dalla transizione digitale e sostenibile – in particolare nell’ambito della Transizione 5.0 e dell’Intelligenza Artificiale – in sinergia con i fondi già stanziati dalla banca a supporto del PNRR.
Nel corso dell’incontro, Marco Gay, Presidente dell’Unione Industriali Torino, e Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna della Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, hanno illustrato le caratteristiche salienti del protocollo, aprendo un confronto diretto con gli imprenditori locali sulle traiettorie di sviluppo e sulle prospettive di crescita dell’industria. Un’attenzione particolare è stata riservata al comparto dell’aerospazio, considerato strategico per l’economia piemontese grazie alla presenza di realtà industriali altamente qualificate e innovative. Nell’occasione, sono state presentate anche misure specifiche a sostegno della nascita di nuovi poli produttivi, dell’espansione e modernizzazione delle strutture esistenti, e degli investimenti nel settore energetico. Tali interventi mirano a rafforzare la competitività dei territori italiani, valorizzandone la posizione strategica nei flussi commerciali internazionali.
L’accordo rinnova e rafforza una collaborazione tra Confindustria e Intesa Sanpaolo attiva dal 2009, che in 15 anni ha permesso l’erogazione di 450 miliardi di euro di credito al sistema produttivo nazionale. In questo lungo arco temporale, la partnership ha accompagnato il cambiamento delle PMI e delle imprese mature, anche nelle fasi più critiche, favorendo l’accesso a nuove risorse attraverso numerose iniziative comuni e strumenti garantiti dallo Stato. L’intesa odierna punta ora a sostenere gli investimenti in modelli industriali evoluti, con un focus su settori ad alta intensità tecnologica e innovativa, come l’aerospazio, l’energia e l’idrogeno, la robotica, l’IA e le scienze della vita. Al centro dell’azione anche l’accelerazione della sostenibilità ambientale, secondo i principi del Piano Transizione 5.0, e l’espansione dell’economia circolare, con l’obiettivo di ottimizzare il mix energetico tra fonti rinnovabili.
Un ulteriore ambito d’intervento riguarda la ricerca e l’innovazione, con il supporto alla nascita e crescita di startup e PMI ad alto contenuto tecnologico tramite strumenti finanziari mirati. Parallelamente, l’accordo prevede iniziative per migliorare la governance aziendale e rafforzare le strutture patrimoniali, con soluzioni per diversificare le fonti di finanziamento e riequilibrare l’indebitamento. Un altro capitolo significativo è rappresentato dal piano per l’Abitare Sostenibile, pensato per agevolare la mobilità e attrarre talenti nelle aree industriali, e dal supporto allo sviluppo delle imprese nel Sud Italia, attraverso la valorizzazione della ZES Unica del Mezzogiorno.
"Il tessuto economico regionale si conferma solido e reattivo, anche in questo momento di incertezza. Ne abbiamo evidenza dai nostri gestori, che ogni giorno dialogano con le 96.000 imprese clienti in regione, che esprimono tenacia, capacità di visione, competitività sui mercati globali grazie a una buona propensione all’export e alla presenza di distretti e comparti ad alto potenziale e qualità distintiva. Tutte le iniziative che portano valore per il territorio e per l’economia locale trovano l’appoggio di Intesa Sanpaolo: abbiamo sviluppato un programma di soluzioni per accompagnare gli investimenti sostenibili delle imprese di ogni dimensione e favorirne la crescita e la competitività, e anche grazie al rinnovato accordo con Confindustria, che per il Piemonte mette a disposizione 17 miliardi di euro sui 200 complessivi a livello nazionale, rafforzeremo ancora il sostegno al sistema produttivo della regione", ha dichiarato Stefano Cappellari.
Secondo Marco Gay, "Questo protocollo d’intesa nasce dalla volontà condivisa di affrontare con responsabilità e visione le grandi trasformazioni in atto mettendo al centro imprese, sviluppo, sostenibilità e innovazione. Al Piemonte sono destinati 17 miliardi di euro e in un tempo in cui l’incertezza è l’unica certezza, è essenziale rafforzare il dialogo e la collaborazione tra sistema produttivo e sistema finanziario. Non parlo solo di accesso al credito, ma di costruzione di un percorso comune, fatto di strumenti, competenze e fiducia reciproca. Torino con il suo tessuto imprenditoriale ricco di storia e di innovazione, è il luogo ideale per sviluppare questa collaborazione e generare nuovo valore per il territorio, per il Paese e per le generazioni future".
Giorgio Marsiaj, Delegato Confindustria per l’Aerospazio, ha invece posto l’accento sul ruolo cruciale di questo comparto per la competitività del sistema industriale italiano. "In un contesto internazionale segnato da forti tensioni geopolitiche, l’aerospazio rappresenta ancor di più una leva strategica per la competitività del nostro sistema industriale. L’Italia vanta un posizionamento unico: una filiera integrata, con grandi player e PMI altamente specializzate, capaci di innovare e competere nel mondo. Ma per restare protagonisti dobbiamo rafforzare la crescita dimensionale delle imprese, stimolare investimenti e promuovere partnership stabili. L’accordo con Intesa Sanpaolo va esattamente in questa direzione: creare un ecosistema favorevole allo sviluppo mettendo a disposizione risorse significative per le filiere strategiche. Confindustria è pronta a fare la sua parte, perché l’aerospazio non è solo futuro, è già oggi un motore per l’Italia".
Durante la giornata, Agostino Deiana, Direttore Commerciale Imprese Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, ha illustrato nel dettaglio i contenuti operativi dell’accordo, mentre Giovanni Foresti, responsabile Regional Research della banca, ha delineato il quadro macroeconomico con un approfondimento sul contesto piemontese. Stefania Ascione, responsabile Consulenza R&S e Finanziamenti Europei, ha invece sottolineato le opportunità che il settore aerospaziale può offrire in termini di diversificazione industriale e nuovi modelli produttivi.
A seguire si è svolta una tavola rotonda con la partecipazione, oltre a Cappellari, di Giorgia Garola (Vice Presidente Unione Industriali Torino e Presidente AMMA), Giorgio Marsiaj (Presidente e AD di Sabelt Spa), e Andrea Romiti (fondatore e AD di APR Srl).
Lo scenario economico delineato da Intesa Sanpaolo evidenzia un contesto globale instabile, segnato da tensioni geopolitiche, conflitti in corso e politiche commerciali imprevedibili, in particolare da parte degli Stati Uniti. Un’eventuale escalation in Medio Oriente potrebbe avere pesanti ripercussioni sul mercato dell’energia, mentre la discontinuità tariffaria statunitense rischia di condizionare negativamente il commercio internazionale. L’Italia, e in particolare il Piemonte – dove gli USA rappresentano il terzo partner commerciale dopo Francia e Germania – sono tra le economie europee più esposte, con settori come la meccanica, l’aerospazio e i vini particolarmente sensibili all’andamento del mercato americano.
L’indagine condotta tra gli esperti di internazionalizzazione di Intesa Sanpaolo segnala che molte imprese stanno già diversificando clienti e fornitori e anticipando consegne verso gli Stati Uniti. La qualità del prodotto si conferma una leva decisiva per mantenere quote di mercato tra i consumatori alto spendenti. L’interesse cresce anche verso mercati emergenti come gli Emirati Arabi, l’Arabia Saudita, l’India, il Nord Africa e il Sud America. L’export piemontese, sebbene in rallentamento nel 2024, resta su livelli elevati, attestandosi a 61 miliardi di euro, solo tre in meno rispetto al record del 2023. Tra le destinazioni in espansione figurano Cina, India, Medio Oriente e America Latina, mentre l’aerospazio si conferma uno dei settori regionali più dinamici.
Infine, il Piemonte ha visto un incremento degli investimenti pari al 37,4% tra il 2019 e il 2024, colmando ampiamente il ritardo accumulato dal 2008. Le imprese locali hanno già avviato percorsi strutturati di innovazione, investendo sia nella digitalizzazione che nella sostenibilità ambientale, con risultati tangibili sul fronte della crescita e della produttività.