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McDonald’s, Comieco e Seda, economia circolare e ristorazione: il riciclo del packaging

Economia Circolare nella ristorazione informale: il caso del packaging come materiale sostenibile e riciclabile.

La ristorazione e l’accesso ad essa nel 2020 ha cambiato le abitudini e le possibilità: take away e delivery sono diventate parole quotidiane, e anche in questo settore il packaging ha mostrato la sua essenzialità. Si consumano molti più  imballaggi che contengono alimenti precucinati e diventa fondamentale aiutare i cittadini a gestirli. In occasione della Paper Week 2021, McDonald’s, Comieco e Seda International Packaging Group hanno affrontato il tema dell’economia circolare e della sostenibilità applicata al mondo della ristorazione informale analizzando lo scenario ed approfondendo alcune best practice della ristorazione in direzione del green new deal.

In questo scenario si inserisce la collaborazione tra McDonald’s, Comieco, che garantirà il riciclo dei pack in carta e cartone e Seda International Packaging Group, il principale fornitore di packaging di McDonald’s. McDonald’s ha scelto di convertire la quasi totalità del packaging utilizzato negli oltre 600 ristoranti in tutta Italia, inclusi i canali delivery e take away (parliamo di circa il 90% del totale imballaggi utilizzati) scegliendo un materiale naturale, sostenibile e totalmente riciclabile come la carta. La collaborazione, si inserisce in un percorso più ampio di McDonald’s che ha l’obiettivo di migliorare la quantità e la qualità della raccolta differenziata attraverso l’installazione di nuovi contenitori per rifiuti nelle sale e nei dehors dei ristoranti e di educare i consumatori. Un percorso a 360° che condurrà all'aumento della quota di raccolta differenziata per arrivare a riciclare il 100% del packaging utilizzato dai consumatori.

Economia Circolare e ristorazione informale, il packaging sostenibile e riciclabile: l’intervento di Mario federico (McDonald’s).

Mario Federico, Amministratore Delegato, McDonald’s Italia ha dichiarato nel suo intervento: “ Questo è l’inizio di un percorso importante, la ragione d’essere di McDonald’s può essere descritta in 4 pilastri quando parliamo di sostenibilità. A livello Corporate per noi è importante servire le comunità locali, non solo hamburgher. McDonald’s ha annunciato a novembre queste nuove sfide, una campagna identitaria globale che si basa sull’impegno a livello locale secondo quattro direttrici d’azione: qualità e origine dei prodotti, relazione con le comunità, lavoro come inclusione sociale e sviluppo personale e come ultimo punto la sostenibilità ambientale.

Bisogna pensare McDonald’s come un player che ha una responsabilità grandissima, che riguarda l’economia circolare. La responsabilità comincia dai campi e dagli allevamenti. McDonald’s è una delle aziende più grandi del mondo, per questo avvertiamo la responsabilità di intervenire su alcune sfide ambientali che sono diventate molto urgenti. In Italia abbiamo un impegno nella sostenibilità che include 610 ristoranti e oltre 25.000 dipendenti in tutte le nostre filiere; lavoriamo per rendere le attività sostenibili, con i nostri partner. Se penso alla sostenibilità della carne bovina, siamo stati i primi a fare un accordo di filiera, per esempio con Coldiretti, che cura il benessere animale. Pensando alla logistica, la flotta dei veicoli dei nostro distributori sarà alimentato con carburanti alternativi di gas e ibridi entro il 2023. Ci stiamo impegnando anche sull’utilizzo energetico dei ristoranti, cercando anche aziende esterne che valorizzino il nostro impegno, anche nelle energie rinnovabili, nella maggior parte dei ristoranti con Enel X abbiamo trovato un accordo per installare le colonnine per l’energia. Infine il tema che ci occupa tantissimo è quello legato agli imballaggi, alla corretta gestione dei rifiuti e al riciclo. Qui abbiamo il compito tutti di affrontare questo tema così importante che riguarda appunto il packaging e il riciclo, proprio il packaging è uno dei pilastri del nostro impegno alla sostenibilità. Bisogna dare questo impegno nel tempo, nel 2019 insieme a Seda, McDonald’s ha compiuto la scelta strategica di dar via a un packaging sostenibile come la carta che è un materiale rinnovabile per definizione recuperato in Europa con dei tassi di riciclo pari all’86%. La raccolta differenziata si inserisce all’interno di un progetto di McDonald’s svolta ad aumentare la quantità e la qualità della raccolta differenziata nei ristoranti in Italia, questo prevede l’installazione di nuovi contenitori, circa 5.000 persone che devono essere formate, questa educazione non si ferma ai nostri dipendenti, voglio ricordare che, da prima della pandemia, noi serviamo 1 milione di clienti al giorno, quindi dobbiamo investire questo entusiasmo per educare anche il consumatore. Un progetto strutturato a 360 gradi di raccolta differenziata per arrivare a riciclare il 100% del packaging. Solo attraverso l’educazione del consumatore finale possiamo raggiungere questo obiettivo, per questo motivo McDonald’s è pronta a lanciare questa collaborazione con Comieco e Seda che prevede lo sviluppo di un nuovo sistema che prevede un packaging in cellulosa che rappresenta oggi circa il 90% del materiale di imballaggio di McDonald’s. la collaborazione si delineerà su due fronti, da un lato a partire dall’estate i pacchi di McDonald’s saranno certificati da Comieco per garantire la piena riciclabilità, dall’altro daremo il via a una nuova campagna di sensibilizzazione diretta ai clienti che si svilupperà a livello nazionale per educare il consumatore ad una corretta raccolta differenziata partendo direttamente dal luogo di consumo. Non bisogna fare l’errore di credere che abbiamo già terminato questo percorso, è un lavoro che deve migliorare nel tempo, è importante ricordarlo perché il tema è di vitale importanza. Abbiamo la responsabilità, ci giochiamo la nostra reputazione, come società verso le attuali generazioni e verso le generazioni future"

Economia Circolare e ristorazione informale, il packaging sostenibile e riciclabile: l’intervento di Michele Bianchi (Comieco).

Michele Bianchi, Vice Presidente, Comieco ha dichiarato nel corso del suo intervento: “L’anno è stato sicuramente positivo per Comieco durante la pandemia. Ovviamente sono cambiate le abitudini, quindi non solo cibo ma anche altri prodotti vengono acquistati online, nel 2020 oltre il 64% degli italiani hanno utilizzato la consegna a domicilio come alternativa al negozio fisico. Per quanto riguarda l’imballaggio in generale, nel 2020 abbiamo raccolto oltre 3 milioni di tonnellate, volume molto più grande. Oggi gli imballaggi in carta e cartone sono al 92% quelli utilizzati per le consegne a domicilio, quindi una percentuale altissima. Per quanto riguarda il tasso di riciclo abbiamo raggiunto dei valori importanti, oltre l’80%, superando a oggi i target europei del 2025. Le abitudini sono cambiate e il sistema ha tenuto. L’imballaggio dimostra di essere un mezzo estremamente importante per tutti i prodotti che acquistiamo, in particolar modo per il cibo. L’imballaggio deve contenere e proteggere il prodotto, e deve essere semplice da manipolare, selezionare e riciclare. Comieco lancia delle ricerche e fa delle indagini sul cittadino e questo lo ha riscontrato più volte. Abbiamo riscontrato cambi di abitudini nel cittadino, e siamo stati bravi quest’anno con il riciclo e i numeri stanno dalla nostra parte”.

Comieco ha un ruolo che può coniugare i tasselli dell’economia circolare e può avere un ruolo anche nel coordinamento della filiera. Il consumatore deve essere messo nella condizione più semplice possibile per sapere come avviare il materiale al riciclo nella maniera corretta. I materiali devono essere incanalati correttamente. Etichettare e istruire, mettere a punto le tecnologie giuste nella fabbricazione, questi sono tutti elementi fondamentali che Comieco può mettere in atto in collaborazione con altri partner. Il cittadino compra oggi l’imballaggio con una consapevolezza più matura rispetto a qualche anno fa”.

Economia Circolare e ristorazione informale, il packaging sostenibile e riciclabile: l’intervento di Antonio D’Amato (Seda Group).

Antonio D’Amato, Amministratore Delegato, Seda Group ha così parlato: “Garantire la sostenibilità sociale al nostro sistema economico è fondamentale per garantire la pace, creare equità e combattere la fame nel mondo. Bisogna essere chiari, l’alternativa alla decrescita felice esiste ed è quella di un’economia sostenibile che continua a creare occupazione e ricchezza, consente ricerca scientifica e tecnologica e consente anche di generare quelle risorse da investire per recuperare e salvaguardare ancora di più il pianeta. In questo quadro, la filiera alimentare e la filiera del packaging hanno una funzione importante. La produzione di alimenti rappresenta una delle maggiori produttrici di CO2, e immediatamente dopo la produzione c’è lo spreco alimentare. Lo spreco alimentare rappresenta la quarta più importante causa al mondo di produzione di anidride carbonica. Combattere lo spreco e razionalizzare l’uso e la distribuzione degli alimenti, e combattere anche la fame che in molte parti del mondo continua ad essere il problema principale, è possibile anche attraverso l’imballaggio e lo sviluppo di nuovi materiali. Tutto si basa sull’assoluto principio dell’economia circolare: produrre packaging sostenibili, realizzarli affinché non ci sia impatto ambientale e renderlo riciclabile. Questo è esattamente il caso packaging di carta, una filiera nella quale siamo impegnati da sempre. Il nostro gruppo trasforma prevalentemente carta e cartone, lo facciamo perché siamo d sempre convinti che la rinnovabilità delle materie prime è fondamentale. La foresta disponibile oggi nel mondo è largamente superiore in dimensione di quella che non fosse disponibile 100 o 200 anni fa, ogni anni in Europa si pianta un’estensione di foresta pari alla Svizzera. Questi prodotti sono riciclabili e sono realmente riciclati e l’Italia su questo è all’avanguardia con Comieco che è un esempio virtuoso di tutto lo standard dell’industria europea.

Oggi in Europa ricicliamo l’86% di imballaggi e di packaging, non c’è atro materiale che raggiunge questi livelli. In questo quadro una gestione responsabile del packaging è la scelta da fare e garantire la circolarità di questo modello.

Siamo partner di McDonald’s da oltre 30 anni l’attenzione alla sostenibilità è fondamentale per chi ha un brand così esposto, così come è fondamentale farlo in maniera convinta. Il progetto è quello non solo di rendere i prodotti riciclabili, non solo di riciclarli realmente attraverso un uso virtuoso dell’economia circolare, ma è ancor di più far si che i consumatori diventino sempre più consapevoli e i cittadini sempre più responsabili.”

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