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Milano, JAKALA Digital Coffee: il consenso da vincolo normativo a leva strategica
Cazzaniga (JAKALA): "Il consenso non è più una casella da spuntare, ma un vero e proprio KPI che misura il livello di fiducia tra brand e consumatori"

JAKALA Digital Coffee, privacy e dati: come il consenso diventa un vantaggio competitivo
Un consenso che da vincolo normativo diventa leva strategica per la crescita e la fiducia. È questo il filo conduttore dell’ultima edizione del Digital Coffee, il ciclo di incontri promosso da JAKALA dedicato all’impatto della trasformazione digitale sulle imprese. L’appuntamento milanese, ospitato nella sede di JAKALA in collaborazione con OneTrust e moderato da Andrea Cabrini, Direttore di Class CNBC, ha messo al centro il tema “User Experience & Customer Value”, con un confronto tra rappresentanti di primo piano del mondo aziendale e tecnologico.
Tra i relatori: Luca Cazzaniga (Head of Alliances, JAKALA), Susanna Cecchetti (Country Manager, OneTrust), Dario Divino (DPO, Carrefour), Luca Miglia (Corporate Privacy & Compliance Manager, Amplifon), Massimiliano Pappalardo (IP, Tech and Data Lawyer, Ughi e Nunziante), Edoardo Vero (Enterprise Account Executive | CIPP/E, OneTrust) e Valerio Villani (Head of App and Digital Solutions, Fastweb+Vodafone).
Il dibattito ha messo in luce come la scomparsa dei cookie di terze parti, il rafforzamento delle normative e la crescente sensibilità dei consumatori verso la trasparenza stiano ridefinendo il significato stesso del consenso. Da semplice obbligo legale, esso si trasforma in un vero e proprio asset di business, capace di creare valore competitivo e relazioni durature. Il consenso, dunque, non è più soltanto un dato da raccogliere, ma un elemento da governare e valorizzare, un “atto di fiducia” che misura il rapporto tra brand e cliente.
"Con questo Digital Coffee abbiamo voluto dimostrare che il consenso non è più soltanto una casella da spuntare, ma un vero e proprio KPI che misura il livello di fiducia tra brand e consumatori. La nostra sfida è aiutare le aziende a trasformarlo da vincolo normativo a leva strategica, capace di generare personalizzazione, valore e crescita", ha dichiarato Luca Cazzaniga.
Il confronto ha evidenziato anche una sfida organizzativa: costruire un ponte tra chi gestisce il consenso in termini di compliance, chi lo utilizza nel marketing e chi ne ha la responsabilità tecnologica. Solo una collaborazione stretta tra queste funzioni può abilitare un modello di governance integrato e orientato alla crescita.
Dal lato tecnologico, Susanna Cecchetti ha sottolineato l’importanza di adottare piattaforme scalabili e integrate in grado di centralizzare e tracciare le preferenze degli utenti. "La complessità normativa e la frammentazione degli strumenti rendono indispensabile un approccio centralizzato. La tecnologia deve semplificare, dando alle persone controllo reale sui propri dati e alle aziende la capacità di attivarli responsabilmente".
Il consenso, tuttavia, non si limita ai cookie: riguarda anche l’utente conosciuto, quello che lascia i propri dati attraverso una newsletter, una registrazione o un’interazione diretta con l’azienda. È su questo terreno che si gioca la possibilità di offrire esperienze personalizzate, una leva che – come ricordato durante l’incontro – l’80% dei consumatori dichiara di preferire, con impatti positivi sulla fidelizzazione e sul valore di lungo periodo.
Edoardo Vero ha rimarcato la necessità di trasformare la richiesta di consenso in un momento di relazione positiva: "Quando il valore dello scambio è chiaro, il cliente è disposto a condividere i propri dati. Personalizzazione, fiducia e trasparenza sono tre facce della stessa medaglia: chi saprà coniugarle potrà costruire relazioni più solide e durature".
Alla base, emerge una convinzione condivisa: il consenso non è un valore in sé, ma un fattore abilitante. È ciò che dà significato e utilità al dato, purché sia tracciato, gestito e comunicato con chiarezza. L’incontro ha così confermato il ruolo di JAKALA e OneTrust come partner di riferimento nel supportare le imprese verso una gestione dei dati che non solo risponde alle normative, ma diventa motore di fiducia, innovazione e crescita sostenibile.
L'intervista di Affaritaliani a Luca Cazzaniga, Head of Alliances JAKALA
Luca Cazzaniga, Head of Alliances di JAKALA, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: "Il consenso oggi è un elemento fondamentale. Noi di Jakala, che da sempre operiamo nella consulenza basata sui dati, riteniamo che il consenso rappresenti un asset strategico che le aziende devono imparare a valorizzare pienamente. Non è più soltanto un obbligo normativo, ma una promessa di fiducia che le imprese devono rinnovare ogni giorno nei confronti dei propri consumatori. Per questo motivo è importante che il tema del consenso sia centrale nella cultura aziendale".
"In molte organizzazioni, la gestione del consenso coinvolge diversi attori: il marketing, che deve incrementare quantità e qualità dei consensi per poterli poi valorizzare in ottica di segmentazione e personalizzazione; l’ICT, che ha il compito di abilitare i processi legati al ciclo di vita del consenso fornendo le tecnologie necessarie; e la compliance, che garantisce il rispetto delle normative. Tutti questi ambiti devono essere armonizzati per creare un ecosistema efficiente e coerente, capace di tradurre il consenso in un vantaggio reale per l’azienda e per il cliente", ha proseguito Cazzaniga.
"La nostra missione in Jakala è proprio quella di integrare questi mondi, lavorando insieme per fare in modo che i dati siano raccolti, gestiti e attivati nella maniera corretta. La partnership con OneTrust ci consente di rendere questo approccio concreto in Italia, Spagna e Francia, con l’obiettivo di estenderlo presto anche in altri Paesi. Grazie a questa collaborazione, possiamo mettere a disposizione delle aziende una tecnologia solida e scalabile, in grado di abilitare processi trasparenti e responsabili", ha concluso.
L'intervista di Affaritaliani a Susanna Cecchetti, Country Manager OneTrust
Susanna Cecchetti, Country Manager di OneTrust, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: "Più che di privacy e di gestione dei dati, oggi si parla di raccolta dei consensi in modo trasparente, non solo come adempimento normativo, ma come elemento strategico di customer experience e customer journey. Insieme a Jakala, stiamo supportando le aziende nel compiere un vero salto di qualità, trasformando un obbligo di legge in un vantaggio competitivo: raccogliere dati in modo chiaro e trasparente, permettere agli utenti di personalizzare le proprie preferenze e gestirle in modo granulare, significa promuovere la fiducia e la fidelizzazione. Il nostro obiettivo è aiutare le aziende a costruire relazioni più solide e durature con i propri clienti, con un impatto concreto e positivo sulla bottom line".
"Tra le principali sfide che le aziende affrontano in questo percorso di trasformazione c’è, innanzitutto, l’ipertrofia normativa: ogni giorno emergono nuove regolamentazioni che influenzano la compliance nella raccolta dei consensi e l’uso responsabile dei dati. Pensiamo all’AI Act, al GDPR, al Digital Marketing Act e ad altre normative recentemente introdotte. Un’altra sfida è rappresentata dal fatto che le campagne di marketing basate su first-party data, oggi le più efficaci, risultano anche sempre più costose. Infine, il comportamento dei consumatori è cambiato radicalmente: la personalizzazione è ormai un’aspettativa consolidata. Uno degli studi più recenti mostra infatti che l’86% dei consumatori preferisce acquistare da brand che personalizzano i contenuti in base alle loro esigenze. Noi di OneTrust, insieme a Jakala, aiutiamo le aziende a superare queste sfide, facendo da ponte tra compliance, marketing e customer experience: il nostro obiettivo è ottimizzare i costi, aumentare le vendite e costruire un rapporto di fiducia duraturo con i clienti", ha concluso Susanna Cecchetti.
