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OpNet chiude il tour in Sicilia: il futuro del Wholesale è cloud-native
Al Castello di San Marco si chiude il tour OpNet: svelata la nuova piattaforma cloud-native con Cisco per accelerare gli operatori virtuali e il territorio.




Non è un caso che l’ultima tappa del Wholesale Castle Tour 2025 si sia consumata tra le mura storiche del Castello di San Marco, a Calatabiano.
In questo scenario, dove la storia incontra il futuro, OpNet ha scelto la Sicilia per tirare le somme di un viaggio itinerante che ha attraversato l'Italia, dal Veneto all'Umbria. L'evento del 2 dicembre non è stato una semplice passerella istituzionale, ma un momento di confronto reale sul ruolo delle infrastrutture come motore di crescita. Al centro del dibattito, promosso dalla società wholesale del Gruppo WindTre e organizzato da 3vents, c’è stata la visione del Network-as-a-Service, un paradigma che promette di trasformare radicalmente il modo in cui operatori e aziende accedono alle risorse di rete, ponendo lo sviluppo locale come priorità assoluta.
La rivoluzione mobile: il patto OpNet-Cisco
Il cuore pulsante della giornata è emerso durante il dialogo serrato tra Andrea Allione, Head of Mobile Solutions di OpNet, e Marco Gasperoni di Cisco. In un mercato delle telecomunicazioni che corre veloce ma spesso inciampa nella complessità burocratica e tecnica, i due manager hanno svelato una novità capace di sparigliare le carte: lo sviluppo congiunto di una piattaforma cloud-native. Questa infrastruttura, progettata per essere multi-tenant, rappresenta una vera e propria corsia preferenziale per il mondo wholesale. La promessa è quella di abbattere le barriere all'ingresso per le diverse tipologie di operatori mobili virtuali (MVNO), siano essi Full, ESP o ATR. L'obiettivo è chiaro: permettere a nuovi player di entrare nel mercato mobile o di estendere la propria offerta convergente senza dover affrontare investimenti iniziali proibitivi o complessità ingestibili.
Democratizzare l'accesso al mercato Telco
L'approccio raccontato da Allione durante l'evento siciliano tratteggia una strategia che va oltre la pura fornitura di servizi. Con l’ingresso nel Gruppo WindTre, OpNet non si limita ad ampliare il perimetro d’offerta, ma si posiziona come un vero abilitatore tecnologico. La nuova piattaforma, infatti, è stata pensata per garantire autonomia commerciale e massima flessibilità, offrendo quel supporto end-to-end che spesso manca agli operatori locali. È proprio qui che risiede il valore "umano" e territoriale dell'iniziativa: guardando all'intero tour, emerge la volontà di valorizzare un bacino di competenze regionali spesso sottovalutato. Gli operatori locali non sono più visti come semplici clienti, ma come partner strategici capaci di portare l'innovazione capillare dove i grandi colossi faticano ad arrivare, creando un ecosistema di sviluppo digitale resiliente e inclusivo.
Oltre la fibra: la resilienza delle onde
Ma la digitalizzazione del Paese non viaggia solo sui cavi. Ampio spazio è stato dedicato alle soluzioni Microwave, una tecnologia che si conferma essenziale in un territorio morfologicamente complesso come quello italiano. Nel confronto tra Ursini Cesaria di OpNet e Luciano Talarico, founder di Intendo, è emerso come le onde radio siano l'elemento chiave per assicurare la business continuity anche in assenza di fibra ottica. Attraverso il racconto di casi d'uso reali, è stato evidenziato il ruolo di aggregatori multi-OLO come Intendo, figure cerniera che garantiscono connettività ad alte prestazioni anche in contesti critici. La tappa siciliana conferma dunque la vocazione del tour: fungere da piattaforma di dialogo tra tecnologia e territorio, ribadendo che la costruzione di modelli digitali sostenibili passa inevitabilmente dalla capacità di adattare l'innovazione alle reali esigenze della geografia e delle imprese locali.
