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Philip Morris Italia e Coldiretti: nasce 'Filiera Tabacchicola Italiana' guidata da Cesare Trippella
Trippella (Philip Morris Italia): “Lavoreremo per dare continuità e forza economica agli agricoltori, sostenendo la transizione verso modelli sempre più innovativi e sostenibili”

Philip Morris Italia e Coldiretti insieme per il futuro del Made in Italy: nasce la 'Filiera Tabacchicola Italiana' guidata da Cesare Trippella
Con un valore generato di oltre 2 miliardi di euro e 22.000 produttori coinvolti, è stata annunciata oggi la Filiera Tabacchicola Italiana, alla presenza di Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste. La nuova organizzazione si inserisce all’interno del più ampio progetto di Filiera Italia: il modello di collaborazione tra produzione agricola italiana, rappresentata da Coldiretti, industria e distribuzione, con l’obiettivo di tutelare e promuovere il Made in Italy agroalimentare.
A guidare Filiera Tabacchicola Italiana sarà Cesare Trippella, Direttore EU Value Chain & External Engagement di Philip Morris Italia, nominato presidente. “Ringrazio Coldiretti e Filiera Italia per la fiducia che mi è stata accordata con questa nomina”, ha dichiarato Cesare Trippella. “È un onore rappresentare un settore che unisce tradizione e capacità di innovare. Lavoreremo per dare continuità e forza economica agli agricoltori, sostenendo la transizione verso modelli sempre più innovativi e sostenibili”.
L’obiettivo dell’iniziativa è promuovere l’innovazione e rafforzare la competitività del settore a livello internazionale, consolidando il ruolo dell’Italia come principale produttore di tabacco dell’Unione Europea. "Il settore del tabacco rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra agricoltura e industria”, ha dichiarato Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato di Filiera Italia. “L’accordo di filiera tra Coldiretti e Philip Morris, avviato nel 2011 e recentemente rinnovato fino al 2034, garantisce continuità, investimenti e prospettive di crescita a lungo termine. Si tratta di un’intesa che non si limita a definire volumi di acquisto, ma che promuove concretamente l’innovazione digitale, la sostenibilità ambientale e la redditività delle imprese agricole. Siamo orgogliosi di accogliere questa esperienza all’interno di Filiera Italia, perché rappresenta un esempio concreto di come le sinergie tra mondo agricolo e industriale possano generare valore per l’intero Paese e offrire un modello replicabile anche in altri settori”.
Negli ultimi quindici anni, Philip Morris Italia ha sviluppato un modello di filiera verticalmente integrato che rappresenta oggi un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. Dal 2011 l’azienda, insieme al Ministero dell’Agricoltura e a Coldiretti, ha sottoscritto una serie di accordi di filiera finalizzati a migliorare la competitività e la prevedibilità commerciale della filiera tabacchicola italiana. Grazie a questi accordi, recentemente rinnovati con un orizzonte temporale di dieci anni, sono stati generati investimenti complessivi per oltre 3 miliardi di euro, insieme a innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e formazione dei giovani agricoltori, per favorire il ricambio generazionale.
Le dichiarazioni di Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato, Filiera Italia
“Nasce la Filiera Tabacchicola Italiana: entra in Filiera Italia, che condivide gli stessi valori fondanti di questo accordo, cioè accordi di lungo termine tra gli oltre 22.000 produttori di tabacco italiani, legati da un contratto addirittura decennale con una società come Philip Morris. Questo significa garanzia di produzione di ricchezza, giusto costo di remunerazione per chi produce, equa ripartizione del valore aggiunto, ma soprattutto tanta, tanta sostenibilità”, ha dichiarato Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato, Filiera Italia, ai microfoni di affaritaliani.
Scordamaglia ha poi aggiunto: “Quella del settore del tabacco, tra Philip Morris e Coldiretti, che oggi entrano come Filiera Tabacchicola in Filiera Italia, è un modello che ha lanciato i contratti di filiera. Risale addirittura al 2011, con l’ultimo rinnovo decennale, e spiega perché tra produzione agricola italiana e industria di trasformazione, in questo caso il tabacco, servono accordi di lunghissimo termine”.
“Accordi di lungo termine significano garanzia di conferimento del prodotto a un giusto prezzo, garanzia per il ricambio generazionale. Si tratta di un accordo di grande portata: è in gioco oltre 2,2 miliardi di valore aggiunto, 22.000 agricoltori per un progetto che interessa l’intera filiera produttiva e di trasformazione, e complessivamente anche il nostro Paese. A questo si associano grandi attività di formazione per i giovani agricoltori e importanti iniziative di ricerca per ridurre l’impatto ambientale a 360 gradi”, ha concluso Scordamaglia.
Le dichiarazioni di Cesare Trippella, Head of Leaf EU, Philip Morris Italia
“Dopo quindici anni di un modello verticalmente integrato, nel quale abbiamo trasformato la cultura italiana, oggi nasce la filiera tabacchicola italiana all’interno di Filiera Italia, che rappresenta la catena industriale italiana del Made in Italy. Di questo siamo molto orgogliosi, perché tutti gli investimenti che abbiamo fatto all’interno di questa filiera, dalla coltivazione fino alla produzione di prodotti di nuova generazione nel nostro stabilimento di Bologna, generano un indotto di oltre 2 miliardi di euro e offrono prospettive e certezze per i prossimi dieci anni, quindi fino al 2035”, ha chiosato Cesare Trippella, Head of Leaf EU, Philip Morris Italia.
“Questo è importante per dare una prospettiva anche ai giovani coltivatori, che, oltre a coltivare tabacco, con noi stanno seguendo corsi di formazione per diventare digital farmer, cioè i coltivatori del futuro. La Filiera Tabacchicola Italiana vuole rappresentare l’intera tabacchicoltura nazionale, un’eccellenza nel mondo e un esempio anche per gli altri Paesi a livello internazionale”, ha concluso Trippella.
Le dichiarazioni di Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario di Stato per l’agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste
“Oggi avviene una formalizzazione di ciò che già nei fatti accadeva: la Filiera Tabacchicola entra, a tutti gli effetti, formalmente in Filiera Italia. Ma, nei fatti, questo già esisteva, già succedeva. I protocolli che abbiamo firmato l’anno scorso, penso, in particolare, a quello che ho firmato personalmente insieme a Coldiretti e a Philip Morris, andavano proprio in questa direzione: dare certezza ai produttori su quanto prodotto potessero realizzare, quanto ne potesse essere acquistato dalle multinazionali e per quanto tempo”, ha affermato Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario di Stato per l’agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste, ai microfoni di affaritaliani.
“Ma, oltre a questo, come ho detto anche in conferenza stampa, non si parla solo di certezze legate ai numeri e ai tempi: si parla soprattutto di formazione, di ricambio generazionale, di innovazione, di ricerca e di buone pratiche agricole. Tutto questo sicuramente aiuta l’intera filiera, perché rappresenta l’indirizzo su cui dobbiamo muoverci. Lo ripeto: non solo per la filiera del tabacco, ma anche come esempio virtuoso per tante altre filiere”, ha concluso La Pietra.