Corporate - Il giornale delle imprese
Roma, Nexi: presentato il primo Rapporto “Tourism and Incoming Watch”
Sala (Nexi): "L’obiettivo è supportare il Paese nella costruzione di uno strumento strategico per l’analisi, il monitoraggio e la comprensione delle dinamiche economiche e sociali del settore turistico in Italia"

Nexi e Osservatorio Nazionale del Turismo presentano il Rapporto “Tourism and Incoming Watch”: nel 2024 spesa record dei turisti stranieri in Italia
Nel pomeriggio di oggi, presso Palazzo Baldassini a Roma, si è tenuta la presentazione della prima edizione del Rapporto “Tourism and Incoming Watch”, realizzato da Nexi in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale del Turismo del Ministero del Turismo, che ne ha curato la direzione scientifica.
Il documento fornisce un quadro dettagliato sull’andamento della spesa turistica degli stranieri in Italia, rivelando che nel 2024 il valore delle transazioni effettuate con carta dai visitatori internazionali ha raggiunto i 20,9 miliardi di euro. Si tratta di un incremento significativo del 37,9% rispetto al 2022. Tra i dati più rilevanti emersi dall’analisi, si evidenzia la crescita sostenuta dei flussi provenienti da aree geografiche emergenti, a testimonianza dell’ampliarsi dell’attrattività turistica del nostro Paese. I viaggiatori dal Brasile e dall’Australia hanno fatto segnare i tassi di incremento più elevati: +155% per i brasiliani e +100% per gli australiani.
Gli Stati Uniti si confermano il mercato più fedele, con una spesa complessiva superiore ai 3,8 miliardi di euro, pari al 18,3% del totale del turismo incoming. I visitatori provenienti dai Paesi arabi, invece, si distinguono per l’elevata capacità di spesa: i dati mostrano che i turisti sauditi e quelli degli Emirati Arabi Uniti spendono mediamente più del doppio rispetto alla media complessiva, con valori pari rispettivamente a 913 e 822 euro per carta, contro i 411 euro della media generale.
Il Rapporto mostra come il 75% del valore complessivo generato dal turismo internazionale sia concentrato in venti province, che costituiscono il nucleo forte delle destinazioni più attrattive e sulle quali è possibile costruire strategie di sviluppo e valorizzazione. Le grandi città d’arte – Roma, Milano, Venezia, Firenze e Napoli – si confermano i principali poli d’interesse economico, capaci di generare volumi di spesa rilevanti durante tutto l’arco dell’anno. La stagionalità, infatti, appare in progressivo calo in quasi tutte le aree del Paese, segnale evidente della crescente capacità dell’Italia di attrarre visitatori in ogni periodo.
Tra i percorsi turistici maggiormente apprezzati, l’itinerario che collega Roma a Napoli e prosegue verso Pompei e la Costiera Amalfitana continua a generare il più alto volume d’affari per il terzo anno consecutivo, con una crescita del 31% nel triennio 2022-2024. Tuttavia, è il tragitto Roma-Firenze-Venezia a registrare il maggior incremento nello stesso arco temporale, con un +69,2%, suggerendo la possibilità che possa diventare il più redditizio già nel 2025.
Analizzando le preferenze di consumo dei visitatori stranieri, emerge che quasi la metà della loro spesa si concentra in ristoranti e strutture ricettive (49,6%). Segue il comparto della moda e degli accessori, che attira il 12,2% delle spese. Quest’ultima categoria, in particolare, rappresenta una voce di grande rilievo per i turisti provenienti dalla Penisola Arabica e dal Sud-Est Asiatico, che vi destinano rispettivamente il 30,6% e il 30% del loro budget. Gli stessi visitatori mostrano un forte interesse anche per il settore della gioielleria e per gli acquisti nei grandi magazzini, ai quali riservano rispettivamente il 9,8% e il 12% del totale speso: cifre di gran lunga superiori rispetto alla media degli altri viaggiatori internazionali, ferma al 2,2% per entrambe le categorie.
L’evento odierno è stato anche un’occasione di confronto sul ruolo crescente del turismo internazionale nello sviluppo economico italiano. Presente all’incontro, il Ministro del Turismo Daniela Santanchè ha dichiarato: “Questi numeri certificano l’alto valore strategico dei pagamenti digitali dei turisti esteri che contribuiscono in maniera rilevante al benessere del comparto e al PIL dell’intera Nazione. Importante sottolineare la costante diminuzione della stagionalità della spesa turistica, nella totalità del territorio italiano, segno che l’Italia è una meta capace di generare ricchezza durante tutto l’anno, e non solo nei mesi canonici. Io credo che il rapporto di oggi ci presenti aspetti molto significativi sull’attuale stato di salute e sulle prestazioni del turismo italiano. Aspetti positivi che però non devono rappresentare i proverbiali allori su cui adagiarci. Anzi. È esattamente da questi aspetti positivi che dobbiamo trarre spunto per fare meglio e per fare di più. L’obiettivo da perseguire, persistendo sul percorso già tracciato e che sta dando i primi frutti, è il rendere strutturali questi risultati. Per un’industria turistica che sia – insieme – performante, ricca e sostenibile”.
Marcello Sala, Presidente di Nexi, ha sottolineato il contributo dell’azienda alla costruzione di strumenti analitici per il settore: “In questa prima edizione del Rapporto Nexi, abbiamo messo a disposizione del Ministero del Turismo e del suo Osservatorio Nazionale del Turismo il nostro know-how e la profonda conoscenza dei comportamenti dei consumatori, con l’obiettivo di supportare il Paese nella costruzione di uno strumento strategico per l’analisi, il monitoraggio e la comprensione delle dinamiche economiche e sociali del settore turistico in Italia. Tale contributo è particolarmente rilevante in un contesto di rapidi cambiamenti, in cui è fondamentale cogliere le sfide e valorizzare le opportunità offerte dal turismo per la crescita sostenibile del nostro sistema Paese. Questa collaborazione rafforza ulteriormente il ruolo centrale di Nexi come infrastruttura strategica del Paese e attore chiave nello sviluppo dei pagamenti digitali, a servizio dell’innovazione e della competitività del sistema economico italiano”.
A concludere, il Presidente dell’Osservatorio Nazionale del Turismo, Professoressa Magda Antonioli, ha evidenziato il valore informativo del Rapporto: “Questi dati e insight sono rilevanti sia per i policy maker a livello centrale, regionale e locale, che per le imprese e per tutti gli attori della filiera, perché ci consentono di avere un quadro conoscitivo, soprattutto in termini di spesa e di scelte di acquisto da parte del viaggiatori internazionali, fondamentale per poter assumere decisioni appropriate. L'ONT, ora a regime, svolge un ruolo importante, non soltanto di collettore di informazioni preziose e tempestive, ma anche di facilitatore di una lettura proattiva del fenomeno. Un passaggio fondamentale per la governance, la promozione e le scelte aziendali, e particolarmente utile in momenti di volatilità dei mercati. Non si tratta quindi solo di avere una cornice statistica, ma una vera e propria data literacy a disposizione dell’intero comparto turistico, degno del ruolo che detiene nel sistema produttivo nazionale”.