Farmaci, Novartis si difende: "Noi in regola, speculazioni su Lucentis-Avastin"
La Novartis ha "sempre agito nel rispetto delle regole" e ritiene "importante fare chiarezza sotto il profilo dell'informazione in merito ad alcuni aspetti chiave della vicenda che sono stati oggetto, dal nostro punto di vista, di speculazioni e affermazioni non supportate da fatti ed evidenze". Lo dice lo stesso colosso della farmaceutica mondiale in una nota a proposito della vicenda relativa al Lucentis e all'Avastin per uso oculare chiarendo la propria posizione.
"Collaboreremo con le autorita' per contribuire a fare luce sulla situazione, sostenendo la nostra estraneita' ai fatti che ci sono stati imputati", viene detto inoltre, spiegando che "molto e' stato detto e scritto recentemente sulla decisione Antitrust relativa a presunte pratiche anticoncorrenziali legate alla commercializzazione in Italia del farmaco Lucentis (ranibizumab) di Novartis e di Avastin (bevacizumab) di Roche". La Novartis dice di voler "difendere la nostra reputazione e quella di chi lavora con noi" e per questo si e' deciso di ricorrere ad alcuni spazi sui principali quotidiani, oltre che diffondere la nota contenente alcune precisazioni.
E dunque, "Lucentis ha un profilo di sicurezza ben caratterizzato, con un'esposizione di oltre 2,4 milioni di pazienti per anno di trattamento nel mondo a partire dal suo lancio. Lucentis e' diventato il trattamento standard di prima linea per la degenerazione maculare essudativa senile (wAMD - AMD "umida"), indicazione per la quale e' autorizzato in oltre 100 Paesi". Inoltre, il profilo di sicurezza di Lucentis "viene continuamente monitorato e comunicato a operatori sanitari e pazienti per tutte le sue indicazioni autorizzate, tramite un sistema di farmacovigilanza e un piano di gestione del rischio a tutela della sicurezza del paziente". Quanto invece all'Avastin (bevacizumab) di Roche, "resta non approvato per alcuna patologia oculare - precisa la Novartis -, ne' per l'iniezione nell'occhio ne' per il frazionamento in dosi piu' piccole". E infine viene definita "importante" la sottolineatura che "il profilo rischio/beneficio di Avastin per uso oculare non e' supportato da un programma di studi clinici richiesto per i farmaci regolarmente autorizzati".