Offshoreleaks, scandalo fiscale planetario. Anche conti sospetti di 200 italiani

Gaetano Terrin, ex commercialista dello studio Tremonti, Fabio Ghioni, hacker dello scandalo Telecom e un trust che riporta come direttori i commercialisti milanesi Oreste e Carlo Severgnini, che hanno incarichi professionali nei più importanti gruppi societari italiani.
Sono alcuni nomi, secondo quanto rivela L'Espresso, degli intestatari italiani di 200 conti correnti bancari sospetti in Paesi fiscalmente opachi e clementi con i propri correntisti. Nomi emersi da due milioni e mezzo di file scottanti relativi a migliaia di società offshore su cui 38 testate mondiali stanno per alzare il velo dopo aver preso visione dei dati pervenuti in forma anonima al Icij, il consorzio internazionale dei giornalisti d'inchiesta con sede a Washington. Uno scandalo fiscale che fonti giornalistiche francesi definiscono "planetario".
Il caso Augier, di cui oggi parla Le Monde, è solo la prima tessera del domino sui grandi evasori che si appresta a comporsi grazie all'enorme mole di documenti segreti. Alcuni esperti di evasione fiscale hanno definito l'inchiesta il "colpo più duro mai sferrato all'enorme buco nero dell'economia mondiale". Qualcosa di gran lunga superiore ai dispacci diplomatici pubblicati da Wikileaks nel 2010.

Nelle prime indicazioni del rapporto del consorzio Icij si legge, tra l'altro, che "molte delle grandi banche (incluse Ubs, Clariden (Credit Suisse) e Deutsche Bank) hanno lavorato aggressivamente per fornire ai propri clienti compagnie coperte dal segreto alle Virgin Islands e altri paradisi fiscali". Secondo le riscostruzioni del quotidiano svizzero Le Matin, tutto è cominciato un anno fa, quando un "pacchetto" fu recapitato anonimamente tramite posta a un indirizzo australiano.
Al suo interno un disco rigido della portata di 260 gigabyte. Il materiale fu poi trasmesso all'Icji, che attraverso gli 86 giornalisti delle diverse testate ne ha analizzato gli oltre 2,5 milioni di file, tra contratti, fax, copie di passaporti, e-mail, corrispondenza bancaria. Tutti provenienti da due società specializzate in domiciliazioni offshore: Commonwealth Trust Limited, delle isole vergini britanniche, e Portcullis Trustnet, con base a Singapore, operativa alle isole Cayman, isole Cook e Samoa, giurisdizioni offshore fra le più opache al mondo.
Tra i nomi presenti nei file scottanti ci sono anche quelli del presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev e sua moglie Mehriban, la moglie del vicepremier russo Igor Shuvalov e due top executive di Gazprom, la ex first lady filippina Imelda Marcos, fino alla collezionista d'arte spagnola baronessa Carmen Thyssen-Bornemisza, oltre a decine di americani, tedeschi e svizzeri.