Economia
Oracle, conti sotto le attese degli analisti e il titolo perde il 40% in tre mesi. Così si riaccendono i timori di una nuova bolla tech
I timori di una bolla tech potrebbero riaffiorare dopo i conti di Oracle che hanno deluso gli investitori...

Oracle delude le attese e i mercati rimango "tiepidi" tra pressioni e sollievo per il taglio dei tassi della Fed
I timori di una bolla tech potrebbero riaffiorare dopo i conti di Oracle che hanno deluso gli investitori anche se la spesa per l’intelligenza artificiale non mostra segni di rallentamento. Larry Ellison, fondatore di Oracle e in corsa tramite il figlio David, principale azionista di Paramount, per acquisire Warner Bros Discovery, è un po’ più povero dato che i titoli Oracle, dopo i conti sono scesi dell’11%.
Il gruppo statunitense che da sempre ha creduto nello sviluppo del cloud computing ha fornito previsioni su utili e ricavi inferiori alle stime annunciando al contempo che la spesa per gli investimenti in Ai aumenterà di 15 miliardi di dollari, raggiungendo i 50 miliardi, rispetto alle precedenti indicazioni. Per questo gli analisti hanno lanciato l’allarme. Infatti tutte le aziende legate al settore dell’intelligenza artificiale che mostrano segni di cedimento nei risultati sono considerate un campanello di allarme dell’eventuale esistenza di una bolla nel settore tech Usa incredibilmente cresciuto nel corso del 2025 tenendo conto degli investimenti nel settore dell’intelligenza artificiale.
La discesa delle azioni Oracle nel dopoborsa a Wall Street, che dai picchi raggiunti tre mesi fa hanno perso il 40%, ha pesato sui futures Usa e sui mercati asiatici. Ora l’attenzione degli investitori si è spostata su Broadcom, che pubblicherà i conti dopo la chiusura di oggi della Borsa Usa.
I mercati hanno comunque avuto segnali positivi dal taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed e dalle dichiarazioni del presidente Jerome Powell che sono state più concilianti del previsto. .
«Non credo che un rialzo dei tassi sia qualcosa che qualcuno vuole», ha detto Powell. Tanto è bastato per un rally, anche se di breve durata, prima dei conti Oracle. I segnali della Fed hanno infatti rafforzato le aspettative di mercato per altri due tagli il prossimo anno, contro la precedente stima di un solo taglio di 25 punti base. Il risultato è stata la discesa del dollaro che ha offerto sollievo allo yen e spinto nuovamente l’euro vicino ai massimi raggiunti due mesi fa.
