Parmalat, prove di pace con i magistrati. Si dimette il cda
La maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione di Parmalat si e' dimessa, con effetto dall'approvazione del bilancio 2013. "Diamo le dimissioni - si legge nella lettera da loro firmata - dopo che il decreto del Tribunale di Parma ha respinto la richiesta della Procura della Repubblica di revoca dell'intero consiglio di amministrazione. Convinti di aver agito sempre correttamente, assumiamo questa difficile decisione nell'esclusivo interesse della societa', al fine di consentirle di operare nuovamente in un clima sereno e costruttivo".
La lettera di dimissioni e' stata firmata da nove membri del consiglio, sugli undici di cui e' composto. A dimettersi sono il presidente Franco Tato', la vice presidente Gabriella Chersicla, l'a.d. Yvon Guerin, gli amministratori Antonio Sala, Marco Reboa, Francesco Gatti, Daniel Jaouen, Marco Jesi, Riccardo Zingales.
Tato', Reboa, Chersicla, Jesi e Zingales sono amministratori indipendenti. Non si sono dimessi, ma decadono automaticamente con l'intero cda, gli altri due amministratori indipendenti, Umberto Mosetti e Antonio Aristide Mastrangelo. Il consiglio cessera' dalla carica con la prossima assemblea di bilancio, ancora da convocare ma prevista per meta' aprile nel calendario societario, che dovra' procedere alla nomina del nuovo cda. La decisione del tribunale di Parma di respingere la richiesta di revoca del cda, avanzata dalla Procura, risale al 12 novembre scorso. Il tribunale aveva pero' chiesto la sostituzione di Marco Reboa. Il provvedimento era stato impugnato dalla Procura, con reclamo presso la Corte d'Appello del tribunale di Bologna.