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Economia
Pensioni, Gentiloni firma il decreto Ape Sociale sulle pensioni

Pensioni, Ape Sociale: la misura sperimentale che entrerà in vigore dal primo maggio 2017

Pensioni, c'è la firma del governo sul decreto Ape Social. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha firmato infatti il decreto attuativo dell'Ape Sociale, il trattamento pensionistico anticipato a carico dello Stato. Si tratta di una misura sperimentale che entrera' in vigore dal 1* maggio 2017 al 31 dicembre 2018 e sara' destinata ad agevolare la transizione verso il pensionamento per soggetti svantaggiati o in condizioni di disagio.
 

Pensioni, Ape Sociale: ecco come funziona
 

L'indennita' di natura assistenziale e' a carico dello Stato e viene erogata dall'Inps a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di eta' e che non siano gia' titolari di pensione diretta e spetta ai lavoratori, dipendenti pubblici e privati, autonomi e ai lavoratori iscritti alla Gestione separata che siano disoccupati e non percepiscano il sussidio di disoccupazione da almeno tre mesi; soggetti che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave; invalidi civili; operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici; personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni; addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza e insegnanti della scuola dell'infanzia e educatori degli asili nido.

Per ottenere l'indennita' e' necessario avere, al momento della richiesta, almeno 30 anni di anzianita' contributiva, aver terminato qualunque attivita' lavorativa anche autonoma. Il provvedimento dovrebbe sanare gli errori causati dalla riforma Fornero con la quale si era allungata l'eta' pensionabile, anche se sono sorti molti dubbi sulla sua effettiva partenza in programma il 1* maggio. All'appello mancherebbero, infatti, ancora tre decreti attuativi, l'accordo con le banche che dovranno concedere il'prestito, il parere del Consiglio di Stato, la registrazione alla Corte dei Conti e la circolare dell'Inps che ne disciplini l'iter. Inoltre, anche lo stesso meccanismo per chiedere la pensione anticipata appare abbastanza complicato sia per la versione social che per quella volontaria.

Acccanto all'Ape social, infatti, e' prevista anche l'Ape volontaria che prevede che il trattamento pensionistico anticipato puo' infatti anche essere esclusivamente a carico del lavoratore. In sostanza, si tratta di un prestito commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia, erogato dalla banca in quote mensili per 12 mensilita', che il beneficiario otterra' alla maturazione del diritto, che puo' essere richiesto dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata che abbiano almeno 63 anni di eta' e 20 anni di contributi. Il prestito ottenuto viene restituito in 260 rate in un periodo di 20 anni mediante una trattenuta che viene effettuata dall'Inps all'atto del pagamento di ciascun rateo pensionistico, inclusa la tredicesima. Completata la restituzione, la pensione sara' corrisposta per intero, senza ulteriori riduzioni per l'Ape.

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