Pensioni, Giovannini: "Sopra i 3mila euro restano congelate"

Nel 2014 rimarra' in vigore il blocco della rivalutazione delle pensioni rispetto all'inflazione per gli assegni del valore di oltre 6 volte il minimo, ossia quelle di circa 3 mila euro al mese. Lo ha detto il il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, in audizione in commissione Lavoro della Camera.
In sostanza il ministro ha ribadito quanto già previsto dalla riforma Fornero, che per il biennio 2012-2013 ha decretato il blocco della perequazione. La misura però scade alla fine dell'anno e da gennaio, senza un nuovo intervento, si dovrebbe tornare alle regola della legge 388 del 2000 che prevede la rivalutazione al 90% sulla parte di pensione fra tre e cinque volte il minimo e al 75% per la quota superiore. Ma Giovannini ha escluso questa ipotesi, aggiungendo che gli eventuali risparmi potrebbero essere riallocati "in un’ottica di solidarietà". Ci potrebbe essere invece una rivalutazione piena per i trattamenti fino a tre volte al minimo.
Quanto alla riforma Fornero e alle proposte presentate in parlamento sulle modifiche in termini di maggiore flessibilità di uscita, Giovannini ha tagliato corto bollandole come "incompatibili" con i conti pubblici. Buono il giudizio del ministro sulla legge varata da Elsa Fornero per quanto riguarda i risparmi che permette.
Con la riforma si risparmieranno, solo per la parte dell’inasprimento sulle regole per l’accesso al pensionamento, 93 miliardi fino al 2021 mentre sono stati stanziati, per lo stesso periodo, 10,4 miliardi per le salvaguardie dei lavoratori esodati fino al 2011.
''Il governo non intende fare una controriforma'' delle pensioni, ha spiegato, precisando che in vista della prossima legge di Stabilita' ''sono in corso approfondimenti tecnici'' per trovare soluzioni all'esigenza di maggiore flessibilita'.
In particolare, si sta studiando un meccanismo di maggiore flessibilita' nell'accumulo dei contributi per coloro che entrano tardi nel mercato del lavoro o hanno carriere discontinue. Sara' inoltre costituito un "gruppo di riflessione per stimolare un'inclusione sociale di chi gia' gode del reddito pensionistico".