Economia
Pensioni, per lo Stato l'estetista è un lavoro più usurante del vigile urbano. E dal 2027 serviranno più mesi per lasciare il lavoro
Pensioni, per lo Stato l'estetista è un lavoro più usurante del vigile urbano. E dal 2027 serviranno più mesi per lasciare il lavoro

Pensioni, per lo Stato l'estetista è un lavoro più usurante del vigile urbano. E dal 2027 serviranno più mesi per lasciare il lavoro
Dal 2027 l’età per la pensione tornerà a muoversi, ma non per tutti allo stesso modo. Solo chi svolge un mestiere riconosciuto come “gravoso” o “usurante” sarà escluso dall’adeguamento automatico alla speranza di vita: per loro la soglia resterà ferma a 67 anni. Tutti gli altri, invece, dovranno attendere un po’ di più — 67 anni e un mese nel 2027, 67 anni e tre mesi dal 2028. La manovra appena approvata dal governo introduce così un doppio binario che, se da un lato tutela alcune categorie, dall’altro alimenta polemiche tra chi si sente ingiustamente escluso.
La linea di confine tra chi potrà beneficiare del blocco e chi no, infatti, è tutt’altro che chiara. Nella lista dei lavori considerati usuranti compaiono figure molto diverse tra loro: dai vigili del fuoco agli agenti di polizia, dai piloti d’aereo agli operai metalmeccanici, dai medici agli infermieri, fino ai maestri d’asilo, agli operatori ecologici, ai meccanici e ai saldatori.
Ne fanno parte anche autisti di taxi, conducenti di autobus e tram, fisioterapisti, pittori, carpentieri e trivellatori di pozzi. Una platea ampia e variegata, che include persino categorie apparentemente lontane dall’immagine del “lavoro pesante”, come gli operatori della cura estetica.
Altri mestieri, invece, ne restano fuori. È il caso dei vigili urbani, che nel 2027 vedranno scattare l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni e un mese, e nel 2028 a 67 anni e tre mesi. Una differenza che ha già spinto i sindacati di categoria a chiedere una revisione urgente dell’elenco. "Non è più rinviabile il riconoscimento del lavoro gravoso per la polizia locale", ha dichiarato il Siulp, annunciando per il 28 ottobre un presidio davanti alla sede romana di Fratelli d’Italia.
Anche il mondo della scuola torna a farsi sentire. L’Anief, l’associazione nazionale degli insegnanti e dei formatori, chiede di estendere la tutela a tutto il personale scolastico, inclusi docenti delle secondarie e personale Ata. Al momento, solo insegnanti d’infanzia e maestri della primaria sono inclusi tra i “lavoratori protetti”.
La scelta del governo è stata quella di un compromesso: un meccanismo a scatti che evita sia il blocco totale sia l’assenza di interventi. Dal 2027, per la pensione anticipata serviranno 42 anni e 11 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 11 mesi per le donne; dal 2028, rispettivamente 43 anni e 1 mese e 42 anni e 1 mese.
Congelare l’aumento per tutti avrebbe pesato sulle casse pubbliche per circa 3 miliardi di euro, una cifra giudicata insostenibile. Resta però aperto il tema di chi si trova a cavallo tra categorie contigue, costretto a lavorare più a lungo pur svolgendo mansioni faticose o rischiose.
In Italia, la normativa sui lavori usuranti individua come tali le attività che comportano sforzi fisici o mentali prolungati, condizioni ambientali difficili o un alto rischio di infortuni: dai turni notturni ai lavori in galleria o ad alte temperature, fino alla guida di mezzi pesanti o alla rimozione dell’amianto. È un elenco dinamico, che si aggiorna nel tempo per tenere il passo con l’evoluzione del mercato del lavoro. Ma ogni aggiornamento, come dimostra la polemica di questi giorni, apre inevitabilmente un nuovo fronte di scontenti.