Pensioni, Inps: 6 mln pensionati sotto i 1.000 euro, 2/3 donne - Affaritaliani.it

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Pensioni, Inps: 6 mln pensionati sotto i 1.000 euro, 2/3 donne

Pensioni, Inps: 6 mln pensionati sotto i 1.000 euro, 2/3 donne. PENSIONI NEWS

Sono sei milioni i pensionati italiani con un reddito da pensione inferiore a mille euro al mese (il 37,5% del totale) e tra questi oltre il 64% (3,85 milioni) e' rappresentato da donne. Lo si legge nel Rapporto "Prestazioni pensionistiche e beneficiari" pubblicato dall'Inps e riferito al 2017. Tra le donne pensionate il 45,9% ha meno di 1.000 euro al mese. Le persone che possono contare su oltre 5.000 euro lordi al mese sono 266.180 (l'1,7% dei pensionati) in stragrande maggioranza (80,8%) uomini.

Inps: Rei a 1 mln di persone, oltre 51% in Campania e Sicilia

Nei primi nove mesi dell'anno, grazie al Reddito di inclusione, sono stati erogati benefici economici a 379 mila nuclei familiari coinvolgendo piu' di 1 milione di persone. La maggior parte dei benefici, emerge dall'Osservatorio Inps, vengono erogati nelle regioni del sud (69%) dove risiedono il 72% delle persone coinvolte. Il 47% dei nuclei beneficiari di Rei, che rappresentano oltre il 51% delle persone coinvolte, risiedono in sole due regioni: Campania e Sicilia. Aeguire Calabria, Lazio, Lombardia e Puglia coprono un ulteriore 28% dei nuclei e il 27% delle persone coinvolte. Il tasso di inclusione del Rei, ovvero il numero di persone coinvolte ogni 10.000 abitanti, risulta nel periodo considerato a livello nazionale pari a 184; raggiunge i valori piu' alti nelle regioni Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente pari a 540, 517, 389) ed i valori minimi in Friuli Venezia Giulia ed in Trentino Alto Adige (pari in entrambi i casi a 23). Il 10% dei nuclei percettori di Rei risulta extracomunitario, per cittadinanza del richiedente la prestazione, e di questi si evidenzia un'incidenza del 30% nelle regioni del Nord.

A luglio, spiega ancora l'Inps, si registra un incremento dei "nuovi" nuclei beneficiari di ReI del 76% rispetto al mese di giugno. Le decorrenti nel periodo luglio-settembre 2018 sono 101 mila, di cui il 43% e' imputabile a nuclei senza il possesso dei requisiti familiari precedentemente richiesti ai fini della concessione del beneficio. Tale modifica normativa si riflette anche sulla distribuzione dei nuclei percettori per numero di componenti: come si puo' evincere dal grafico successivo la classe modale e' quella con un solo componente (precedentemente era quella con tre componenti) e rappresenta il 41% della distribuzione. L'importo medio mensile erogato nel periodo gennaio-settembre 2018, pari a 305 euro, risulta variabile a livello territoriale, con un range che va da 239 euro per i beneficiari della Valle d'Aosta a 336 euro per la Campania. Complessivamente le regioni del Sud hanno un valore medio del beneficio piu' alto di quelle del Nord pari a 53 euro (+20%) e del Centro pari a 37 euro (+13%).

Analizzando la distribuzione mensile dei nuclei percettori di Rei, emerge, a fronte di un aumento del flusso dei beneficiari, una diminuzione dell'importo medio mensile erogato che in agosto scende sotto la soglia dei 300 euro; tale tendenza al decremento e' collegabile all'aumento del numero dei nuclei monoparentali conseguente al carattere universale assunto dai requisiti.

L'importo medio varia sensibilmente, per costruzione della misura, per numero dei componenti il nucleo familiare, passando da 177 euro per i nuclei monocomponenti a 433 euro per i nuclei con 6 o piu' componenti. Nel grafico successivo si evidenzia la distanza tra l'importo medio erogato e quello massimo erogabile in virtu' del numero dei componenti del nucleo: la differenza media mensile tra i due importi varia tra 11 euro per i nuclei monocomponenti e 107 euro per quelli con 6 e piu' componenti; i trattamenti assistenziali rilevanti ai fini del ReI (ad esclusione di quelli non soggetti alla verifica dello stato di bisogno) determinano in parte la mancata erogazione dell'importo massimo del beneficio. Analizzando la composizione dei nuclei per il periodo gennaio-settembre 2018, risulta che sono 208 mila i nuclei con minori; essi rappresentano il 55% dei nuclei beneficiari e coprono il 73% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con minori e' quella con quattro componenti, che rappresenta il 32% del totale. I nuclei con disabili sono 69 mila e rappresentano il 18% dei nuclei beneficiari, coprendo il 18% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con disabili e' quella con un solo componente, che rappresenta il 25% del totale.