Economia
Petrolio in calo sotto 63 dollari. Le Borse tifano per Trump e rimbalzano

I mercati tifano per Donald Trump in questa serrata e pericolosa contesa con l'Iran e le Borse confermano il rimbalzo di ieri. I listini europei viaggiano col vento in poppa, sulla scia dei guadagni di Wall Street e dell'Asia. L'oro frena dopo il top da 8 mesi dei giorni scorsi e il petrolio rallenta ma resta ben posizionato, dopo aver sfiorato quota 70 dollari al barile. I mercati in questi giorni hanno guardato con preoccupazione alle tensioni tra Iran e Usa, innestate dall'uccisione del generale iraniano, Qassem Soleimani, che hanno assunto l'aspetto di pericolosi venti di guerra. A prevalere è quindi stata una scarsa propensione al rischio. Poi, ieri sera la ruota ha girato e la propensione al rischio è tornata a prevalere.
Cosa è successo? La partita è tutta politica e si lega alle presidenziali Usa, una sfida in vista della quale i mercati tifano per la rielezione di Donald Trump. Ieri la notizia che Washington ha smentito il ritiro delle truppe Usa dall'Iraq ha fatto pendere la bilancia verso un rimbalzo di Wall Street, poichè in mercati l'hanno letta come un rafforzamento della posizione di Trump nella contesa con l'Iran. Un ritiro avrebbe infatti isolato Washington e messo in difficoltà Trump. La smentita del ritiro consente invece al presidente Usa di poter giocarsi meglio la carta vincente dell'uccisione di Soleimani. Il vantaggio politico ottenuto da Trump con questa mossa infatti rischierebbe di svanire in caso di un improvviso ritiro americano, poichè esso lascerebbe l'Iraq incustodito e darebbe più spazio al predominio iraniano.
L'effetto domino della chiusura positiva di ieri a Wall Street oggi ha influenzato positivamente Tokyo, che è salita dell'1,6% e ha galvanizzato i listini europei, con Londra che sale dello 0,13%, Milano dello 0,8%, Francoforte dell'1,16% e Parigi dello 0,67%. Anche i future di Wall Street mostrano segnali di rialzi e qundi confermano il rimbalzo di ieri. Intanto l'oro cede sotto i 600 dollari l'oncia, stabilizzandosi a quota 565 dollari. Giuù di 50 cent anche il Brent che si attesta a 68,40 dollari al barile.