Petrolio, nella City c'è chi lo vede a 30 dollari al barile nel breve periodo - Affaritaliani.it

Economia

Petrolio, nella City c'è chi lo vede a 30 dollari al barile nel breve periodo

Il prezzo del petrolio torna a scendere dopo che la scorsa settimana i dati governativi provenienti dagli Stati Uniti hanno mostrato che le giacenze di greggio sono aumentate, deludendo le aspettative del mercato. Le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono aumentate di 4,7 milioni di barili, l’aumento settimanale più alto da aprile, mancando il consensus degli analisti che non prevedevano alcun cambiamento sul numero di barili non venduti la settimana passata.

Intanto, anche le importazioni statunitensi di greggio sono aumentate di 656.000 barili al giorno. Alcuni trader sostengono che il mercato dell'oro nero sia in procinto di assistere ad un altro ampio sell-off. Il manager dell'hedge fund Pierre Andurand, ritenuto da molti nella City un guru finanziario, ha detto che dopo essere passato in un solo anno da 115 dollari a meno di 50 dollari al barile in un solo anno il greggio potrebbe muoversi nel range di 25-50 dollari al barile nei prossimi due anni e scendere a meno di 30 dollari nei prossimi mesi.

"Il mercato resterà in eccesso di offerta sia nel 2016 che nel 2017" ha affermato l'operatore finanziario al Financial Times. "Abbiamo bisogno di prezzi bassi per un periodo più lungo per riequilibrare il mercato. Non esistono soluzioni rapide". Secondo gli analisti di Societe Generale, "i prezzi saranno più bassi ancora a lungo. Nel breve termine (settembre, ottobre ed inizio novembre) i fondamentali non potranno sostenere alcuni rialzo dei prezzi".