La Cina cresce più del previsto: Pil +7,5% nel secondo trimestre
La Cina batte il mercato. Nel secondo trimestre l'economia di Pechino e' cresciuta del 7,5% rispetto all'analogo periodo del 2013, un dato lievemente superiore all'espansione del 7,4% prevista dagli analisti. Lo riferisce l'Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino. Nei primi sei mesi dell'anno il tasso di crescita del Paese è stato del 7,4%. "L'economia cinese ha mostrato un buon momento di crescita stabile e moderata nella prima meta' dell'anno - ha dichiarato il portavoce dell'istituto, Sheng Laiyun - Dovremmo comunque tenere a mente che l'ambiente economico sia internazionale che interno e' ancora complicato e l'economia nazionale continua ad affrontare molte sfide".
La moderata accelerazione nel secondo trimestre arriva dopo l'approvazione da parte del governo cinese, ad aprile scorso, del mini-pacchetto di stimoli per ridare fiato alla piccola e micro-impresa cinese e convogliare risorse nelle infrastrutture e nella riqualificazione delle aree urbane degradate del Paese. A giugno, il primo ministro cinese Li Keqiang aveva annunciato per il futuro anche l'attuazione di misure mirate per contrastare i principali problemi dell'economia nazionale, senza scendere nel dettaglio dei possibili interventi. Per il 2014, l'obiettivo del governo e' di arrivare a un tasso di crescita "attorno al 7,5%", come dichiarato dallo stesso premier, senza dipendere dai maxi-pacchetti di stimoli del governo, come in passato, e puntare invece sui consumi interni.
Tra gli altri dati presentati oggi dall'Ufficio Nazionale di Statistica c'è quello della produzione industriale, cresciuta del 9,2% su base annua a giugno scorso. Le vendite al dettaglio hanno, invece, segnato un aumento del 12,4% il mese scorso. Gli investimenti del governo per gli investimenti in infrastrutture, nel primo semestre 2014, hanno registrato una crescita del 17,3% su base annua. La banca centrale centrale cinese, People's Bank of China, ha di recente iniettato liquidita' nel sistema per favorire la ripresa e ha fatto pressione sugli istituti di credito per l'estensione dei prestiti, che il mese scorso hanno toccato la quota record di 1080 miliardi di yuan (128,2 miliardi di euro).