Bilancio 2020 in utile ma con un risultato netto in calo a 42,7 milioni di euro per il gruppo Pirelli (rispetto ai 457,7 milioni del 2019) che ha realizzato ricavi per 4,3 miliardi (-14,1% su base organica, -19,2% con effetto cambi). L'ebit adjusted e' di 501,2 milioni (917,3 milioni nel 2019). Sono i risultati preliminari esaminati dal cda. I numeri sono in linea con i target del gruppo e con il consensus degli analisti.
Il flusso di cassa ante dividendi e' +248,8 milioni (da +344,1 mln nel 2019), +207,6 milioni se si esclude l'impatto positivo del bond convertibile emesso a dicembre. Al 31 dicembre la posizione finanziaria netta e' negativa per 3,25 miliardi, in miglioramento rispetto a 3,5 miliardi di fine Grazie a un outlook in miglioramento per il 2021 sul settore auto, il gruppo si aspetta un incremento dei ricavi a circa 4,7-4,8 miliardi di euro e un margine ebit adjusted in un range compreso tra "oltre il 14%" e il 15% circa a fronte dell'11,6% del 2020. Il flusso di di cassa netto ante dividendi e' stimato pari a circa 300-340 milioni dopo investimenti pari a circa il 7% delle vendite.
Nell'intero 2020 l'andamento dei volumi ha registrato una flessione del 15,3% complessiva, e quindi migliore rispetto alla stima di -17% e -18% fatta a novembre, con un -9% del segmento "high value" e un -21,4% dello standard. I volumi nel primo equipaggiamento hanno visto Pirelli riportare una performance migliore rispetto al mercato (-6,3% rispetto a -13,2%) mentre nel canale ricambi a fronte di un mercato in contrazione del 6,9% Pirelli ha riportato un calo dell'8,9%.
Sul fronte dei costi, e' risultato in linea con quanto annunciato a maggio il beneficio derivante dal piano di competitivita' dei costi e del piano Covid-19 con un impatto di 142 milioni di euro al netto di inflazione e slowdown e di 270 milioni a livello lordo. Nel IV trimestere Pirelli ha riportato ricavi per 1,2 miliardi con una variazione organica dell'1,7% rispetto all'anno prima (-6,1% con effetto cambi) e un ebit adjusted di 220,8 milioni (232,3 milioni nello stesso periodo 2019). Il margine ebit adjusted e' cosi' migliorato al 18,3% dal 18,1%. Il risultato netto e' stato di 60,5 milioni dai 72 milioni del IV trimestre 2019.
Nella nota, il gruppo della Bicocca prevede per l'anno in corso ricavi in crescita a 4,7-4,8 miliardi di euro, con un margine Ebit adjusted tra oltre 14% e 15% circa e un flusso di cassa netto di 300-340 milioni prima della distribuzione dei dividendi. Un outlook in miglioramento, con il mercato car tyre globale atteso in crescita.
Infine, per quanto riguarda la normalizzazione del mercato globale degli pneumatici bisognerà attendere fino al 2023, quando il settore tornerà ai livelli del 2019. Lo ha spiegato agli analisti il vicepresidente esecutivo e ceo Marco Tronchetti Provera.
Tale previsione, per quanto riguarda il primo equipaggiamento, si basa sulla stima di incremento della produzione di auto nel 2021 del 10% circa subendo l'impatto della carenza di semiconduttori, mentre nel replacement e' previsto un rimbalzo significativo nel primo semestre (grazie al favorevole confronto con il 2020) e un secondo semestre in linea con 2020. Nel segmento dei pneumatici con calettamento uguale o superiori ai 18 pollici invece Pirelli stima un ritorno ai livelli 2019 gia' nell'anno in corso.
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