Economia
PNRR, Corte dei Conti sui 400 milioni di euro per l'imprenditoria femminile

Imprenditoria femminile, ecco come saranno divisi i 400 milioni del PNRR
PNRR, convenzione tra Ministero sviluppo economico e Invitalia spa quale soggetto attuatore del Fondo a sostegno dell’impresa femminile
“Tenuto conto che l’obiettivo di finanziamento di 700 imprese femminili è previsto per giugno 2023 e che ad oggi risultano in valutazione oltre 1200 domande sia per le nuove imprese sia per quelle avviate, questa Corte ritiene che non sussistano criticità tali da pregiudicare il concreto raggiungimento dell’obiettivo. Ciò posto si invita il MISE (ministero sviluppo economico, ndr) a monitorare l’operato di Invitalia con particolare riferimento al rispetto dei principi trasversali previsti dal PNRR e, tra questi, dell’obiettivo di riduzione dei divari territoriali”.
E’ quanto si legge nell’istruttoria vergata dal Collegio della Corte dei Conti per il controllo concomitante presso la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato: presidente Massimiliano Minerva, relatori Maria Nicoletta Quarato e Marinella Colucci.
L’accertamento contabile ha avuto come oggetto lo stato di realizzazione dell’intervento — previsto nell’ambito della missione “Inclusione e coesione” del PNRR denominato “Creazione di imprese femminili” -- che interesserà 2400 imprese italiane entro il 2026 di cui 700 nell’obiettivo intermedio del secondo trimestre 2023.
PNRR, i 400 milioni per l'imprenditoria femminile: ecco la suddivisione
Le risorse complessive messe a disposizione per incentivare la partecipazione delle donne al mondo produttivo e supportare le relative imprese, nuove o già costituite, in ogni regione italiana per ridurre il divario territoriale ammontano a 400 milioni di euro. Cifra suddivisa in questo modo: 160 milioni destinati a programmi agevolativi per la nascita e consolidamento di aziende femminili, 100 milioni per l’autoimprenditorialità, 100 milioni per lo sviluppo di start-up innovative, 40 milioni per operazioni di accompagnamento monitoraggio e comunicazione.
Sottoscritta la convenzione tra Ministero sviluppo economico e Invitalia spa quale soggetto attuatore in merito al Fondo a sostegno dell’impresa femminile.
Dalla relazione sulle attività svolte, al 30 giugno 2022, emerge che le richieste inviate per la costituzione e rafforzamento di nuove imprese risultano in numero altamente superiore ai finanziamenti disponibili. Di conseguenza gli sportelli preposti al ricevimento delle domande sono stati chiusi per esaurimento di fondi economici.
Per quanto riguarda le istanze riguardanti “nuove imprese femminili” si evidenzia sia la necessità di sospendere le mansioni di valutazione stante la disomogeneità in termini di distribuzione territoriale delle domande pervenute, sia la registrazione di “economie rinvenienti dalle istruttorie in corso, conseguenti alle decadenze per mancata partecipazione al colloquio di esame pari a euro 861.928,00. Il MISE ha chiarito che “la disomogeneità territoriale cui si riferisce il Soggetto attuatore nel report del 30.06.2022 è da intendersi esclusivamente riferita alla distribuzione territoriale delle domande senza alcun effetto pregiudizievole sul rispetto della riserva. Questa Amministrazione effettuerà tutti i controlli per garantire i vincoli di allocazione delle risorse stanziate dal PNRR”.
Sul punto i Giudici contabili richiedono al MISE di “porre particolare diligenza alle condizionalità previste per l’attuazione del PNRR con riguardo alla riserva relativa alla riduzione dei divari territoriali”. Giova ricordare che il 40% delle sovvenzioni inerenti il PNRR è destinato al finanziamento di progetti da concretizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.“Particolare attenzione—scrive la Corte dei Conti—dovrà essere data alla qualità della spesa, affinchè gli interventi posti in essere contribuiscano effettivamente al rilancio dell’imprenditoria femminile”.
Il MISE comunica che Invitalia spa ha realizzato attività di informazione e formazione(webinar e seminari) nonché di assistenza agli utenti per la presentazione delle domande.
Comunque “Il Ministero sviluppo economico risulta ancora in attesa della versione definitiva del Piano Attività in parola da parte di Invitalia mentre sul fronte della collaborazione con il Dipartimento Pari Opportunità proseguono le interlocuzioni al fine di elaborare un Piano coordinato e complementare rispetto a quello attivato dal Gestore Invitalia”.
La Corte nel prendere atto di quanto riferito dal MISE “ raccomanda all’Amministarzione di proseguire con solerzia nell’attività in corso e di definire quanto prima sia il Piano Attività di comunicazione con Soggetto Gestore (Invitalia) sia il Piano Attività con il Dipartimento Pari Opportunità”.
In tale prospettiva i Magistrati invitano il MISE a valutare un utilizzo mirato e efficace delle (ingenti) risorse dedicate alle attività di comunicazione a fronte degli obiettivi da perseguire.“Si osserva—rileva Corte dei Conti—come una strategia di comunicazione specifica chiara e tempestiva potrà (e, verosimilmente, avrebbe potuto) contribuire a una distribuzione delle domande di partecipazione che si ponga maggiormente in linea con gli obiettivi di riduzione del divario territoriale e, dunque, al rispetto dell’assegnazione del 40% delle risorse a progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia”.
I Giudici inoltre chiedono al MISE di monitorare la pubblicazione, sul proprio sito internet, di tutti gli atti delle procedure al vaglio, nel rispetto della normativa vigente in materia di trasparenza dei documenti di pubblico interesse.
La delibera della Corte dei Conti è stata trasmessa, pochi giorni fa, alla Presidenza Consiglio dei Ministri, Ministero Sviluppo Economico, Cabina di Regia del PNRR, Commissioni Parlamentari competenti( Attività produttive, Commercio, Turismo).