A- A+
Economia
PopVicenza,ok dell'assemblea all'azione di responsabilità contro Zonin-Sorato
La maggioranza assoluta dei soci della Banca Popolare di Vicenza ha approvato l'azione di responsabilità, ma una percentuale significativa dei vecchi soci ha deciso di astenersi. Se infatti a votare a favore è stato il 99,971%  del capitale sociale, (con il fondo Atlante, che vale per il 99,33% del capitale), hanno votato no in 2, mentre 323 persone si sono  astenute: in pratica il 39,63% dei votanti.
 
Nel mirino, oltre ai termini dell'azione di responsabilità, ritenuti da molti azionisti troppo blandi, anche le prospettive su un ristoro. L'ipotesi circolata nei giorni scorsi prevedeva un rimborso attorno al 10%, liquidato da molti come "briciole". L'atmosfera si è ulteriormente scaldata quando, di fronte ai fischi e alle grida durante gli interventi di un socio, dal banco del cda il vicepresidente, Salvatore Bragantini, ha ricordato alla platea che "in questa sala negli anni scorsi avete votato tutto ciò che veniva proposto", con un chiaro riferimento all'epoca dell'ex presidente, Gianni Zonin.
 
Proprio lui, assieme ad altri amministratori, all'ex direttore generale, Samuele Sorato, e ai suoi vice, è nel mirino dell'azione di responsabilità, che riguarda il periodo 2013-2015, con la possibilità di allargarla. Infatti, la delibera votata oggi dai soci non ha "nessuna limitazione di tipo temporale" e non presenta "nessun distinguo fra amministratori, sindaci o all'interno della direzione generale", come ha spiegato Carlo Pavesi dello studio Gatti Pavesi Bianchi, che segue la banca sul dossier.
 
La scelta di indicare nella delibera il periodo 2013-15 "è stata dettata da un'indicazione che proveniva dalle ispezioni delle autorità di vigilanza", ma il provvedimento "non si limita a quel periodo di tempo, ma prevede la possibilità di estenderlo anche al periodo rilevante anche a fasi anteriori al gennaio 2013. Si riferisce a tutto il periodo, con la sola eccezione dei termini della prescrizione", ha concluso l'avvocato Pavesi.
 
Tant'è che durante l'assemblea Quaestio Sgr, che gestisce il fondo Atlante, ha chiesto al cda della popolare di esplicitare due modifiche da inserire nella delibera sull'azione di responsabilità andata al voto. "Nella proposta di delibera il fondo Atlante vedeva la possibilità di estendere l'azione di responsabilità anche a prima del 1 gennaio 2013. Vorremmo proporre di cambiare la delibera mantenendo lo stesso significato ma rendendolo esplicito, aggiungendo l'inciso: in carica in qualsiasi periodo fino al maggio 2015", ha spiegato il rappresentante del fondo, l'avvocato Alessandro De Nicola.
 
Atlante ha aperto anche alle richieste di quanti, fra i soci, chiedevano la possibilità di esperire azioni di rivalsa e revocatorie in particolare a carico delle donazioni fatte ai familiari da parte dell'ex presidente Zonin. Anche in questo caso De Nicola ha chiesto che venisse inclusa la dicitura "inclusa ogni opportuna azione di rivalsa e revocatoria" all'interno delle azioni esperibili contro i soggetti su cui verrà indirizzata l'azione di responsabilità.
 
All'assemblea erano presenti azionisti rappresentanti il 99,35% del capitale sociale. La quota di maggioranza era rappresentata dal fondo Atlante, entrato nell'istituto grazie a una ricapitalizzazione da 1,5 miliardi di euro che ha consentito di salvare la banca e che detiene il 99,33% del capitale. All'assemblea erano poi presenti 563 azionisti in proprio e 240 per delega. Si tratta di una parte dei tanti piccoli azionisti che hanno visto sostanzialmente azzerata la propria partecipazione con la crisi della banca.
 
Chi ha sbagliato dovrà pagare e la Uilca si costituirà parte civile negli eventuali processi contro i passati amministratori. Inoltre con gli eventuali proventi derivanti dalla causa potrebbe essere creato un fondo per restituire parte del mal tolto ai dipendenti-soci. La Uilca già nella precedente assemblea aveva votato a favore della azione di responsabilità. "Ora attendiamo segnali decisi dall'azienda e dal nuovo ad Viola per poter avere in tempi brevi un piano industriale strutturato che dia certezze ai dipendenti della banca e al tessuto socio economico duramente colpito dalla mala gestione del passato prossimo e recente. La Uilca agirà in tutte le sedi competenti per la salvaguardia dei posti di lavoro e la difesa della professionalità", ha dichiarato il segretario nazionale, Fulvio Furlan.
 
Ieri, durante il confronto aperto per la richiesta della Popolare Vicenza di gestire 700 esuberi di personale, il nuovo ad, Fabrizio Viola, ha voluto incontrare i sindacati per un breve saluto. "Un gesto che apprezziamo, da parte di chi è appena arrivato, rispetto al quale auspichiamo che vi siano quanto prima ulteriori occasioni per approfondire il piano d'impresa che Viola intende attuare", ha aggiunto Furlan. Viola è chiamato a una valutazione per raggiungere l'obiettivo della fusione tra Bpvi e Veneto Banca.
 
E la Uilca oggi ha colto l'occasione per ribadire la sua contrarietà a tale progetto, soprattutto alle condizioni estremamente penalizzanti per il personale che sono finora state prospettate. "Allo stesso tempo abbiamo chiesto, come facciamo da troppo tempo in Popolare Vicenza senza che sia stato finora raggiunto lo scopo, decisioni rapide e un piano chiaro che abbia come obiettivo il rilancio della banca per porla al servizio del territorio e per recuperare la fiducia con clientela e lavoratori", ha concluso Furlan.
 
Da parte sua il nuovo ad Viola ha chiarito che restaurare il clima di fiducia è un passaggio fondamentale. "Se non ci riusciremo non ci sarà più la banca. O si cambia o si rischia di morire", ha affermato. "Questa banca ha 150 anni di storia, momenti difficili ne ha già vissuti. Avere un cda e un presidente di grande competenza è un punto di partenza. Ci sono delle scelte urgenti da prendere per riconquistare la fiducia dei clienti e anche dei dipendenti", ha continuato Viola, aperto al dialogo con i sindacati: "dobbiamo lavorare perché si ricostruisca un clima interno di fiducia che ci consenta di superare questi mesi molto difficili".
 
Il neo ad vuole agire presto per quanto riguarda l'azione di responsabilità con l'obiettivo di essere efficaci. "Faremo presto, al più presto possibile, perché dopo aver avuto l'autorizzazione da parte dell'assemblea bisogna agire. Lo faremo con ponderazione ma questo non vuol dire inattività o eccessiva prudenza", ha precisato. Con l'auspicio che le prossime assemblee "abbiano contenuti più positivi", viola ha detto di comprendere le reazioni di alcuni soci sui contenuti dell'azione di responsabilità, "ma ho avuto modo di verificare che è stata costruita con raziocinio e grande responsabilità", ha concludo, ricordando che nella precedente esperienza in Mps  l'azione di responsabilità ha consentito di recuperare molti soldi.
Tags:
banca popolare di vicenza





in evidenza
Ore 14 rilancia il video esclusivo di Affari. Perrino: "Tossicodipendenti lasciati indisturbati nel cuore di Milano"

MediaTech

Ore 14 rilancia il video esclusivo di Affari. Perrino: "Tossicodipendenti lasciati indisturbati nel cuore di Milano"


motori
Ferrari 12 Cilindri, ispirata alle Gran Turismo degli anni 50 e 60

Ferrari 12 Cilindri, ispirata alle Gran Turismo degli anni 50 e 60

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.