Presidenza Fed, partita a due fra Warsh e Powel con la "sorpresa" Kashkari - Affaritaliani.it

Economia

Presidenza Fed, partita a due fra Warsh e Powel con la "sorpresa" Kashkari

Andrea Deugeni

Secondo le indiscrezioni, gli advisor hanno consegnato a Donald Trump la short-list con 4 finalisti per la presidenza della banca centrale americana

Una short-list ufficiale a quattro nomi, da cui secondo tradizione il presidente in carica estrae il nome per il prossimo presidente della Federal Reserve e una ufficiosa, invece, a sei nomi. Dopo che venerdì scorso Donald Trump ha annunciato che risolverà il rebus della Fed “nelle prossime due o tre settimane”, oltre Oceano è scattato il conto alla rovescia per dare un volto a chi siederà dal prossimo febbraio su una delle poltrone più importanti del mondo. Quella della banca centrale americana, rebus che ha fatto scattare anche le scommesse dei bookmaker e che per tradizione (così è quasi sempre avvenuto nella storia americana) un presidente entrante, come lo è il miliardario newyorkese, dovrebbe riconfermare.     

trump melania
 

Le consultazioni sono entrate effettivamente nel vivo, perché dopo aver incontrato la stessa Janet Yellen (che nella conferenza stampa post-Fomc del 20 settembre aveva spiegato invece di non aver in programma incontri con Trump), Jerome Powell, attuale membro (dal 2012) del vertice della Fed, il “falco” Kevin Warsh, economista repubblicano ed ex Fed e il capo-consigliere economico e Gary Cohn, il presidente Usa si è visto consegnare dagli advisor la lista con 4 finalisti. Lo rivela Bloomberg, che conferma come l'attuale numero uno della banca centrale a stelle e strisce sia nella rosa, insieme a Cohn, a Warsh e a Powell, ritenuto un po' piu' colomba. 

Secondo il Politico, Powell gode della benedizione del ministro del Tesoro, Steven Mnuchin, e pertanto i giochi non sarebbero fatti come era sembrato all'inizio della settimana quando tutti scommettevano su Warsh come sostituto della Yellen. Come già riportato dal Wall Street Journal, Bloomberg scrive che Cohn si è tirato fuori dalla lista dei papabili ma aggiunge che in lizza c'è anche l'economista di Stanford, John Taylor

Ma non si escludono sorprese. Almeno secondo l'investitore miliardario Jeffrey Gundlach, noto a Wall Street come il "re dei bond" che aveva previsto l'elezione di Trump in tempi non sospetti. Ieri, l'investitore ha detto che il prossimo governatore della Fed sarà Neel Kashkari, banchiere quarantaquattrenne e attuale presidente della Fed di Minneapolis. "Penso che sarà scelto Kashkari", ha sentenziato Gundlach, perchè "è quello dai soldi più facili" (scenario gradito ai mercati) nel sistema Fed, nel senso che è pronto a tenere bassi i tassi d'interesse e "dunque alta la reputazione populista" di Trump mentre "un dollaro forte non sarebbe positivo" per l'agenda del presidente. Gundlach ha dato "zero chance" alla riconferma della Yellen.

yellen
 

E se per Bloomberg non c'è un candidato in pole position, secondo gli scommettitori internazionali, Warsh resta favorito con il 38% delle probabilità, inseguito da Powell con il 31% (dopo la rivelazione del Politico) mentre grazie a Bloomberg Taylor viene dato al terzo posto con il 20%. Cohn è quarto mentre la Yellen e' fanalino di coda con appena il 13% di possibilità di essere confermata. Warsh, classe 1970, è stato governatore della Fed dal 2006 al 2011. Ha quindi lavorato come membro del board della Fed durante la crisi che iniziò a farsi sentire nel 2007 ed è stato consigliere personale di Ben Bernanke durante il mandato dell'economista di Princeton come presidente dell'autorità monetaria statunitense.

In precedenza, aveva lavorato anche per l'amministrazione dell'allora presidente Usa, George W. Bush. Repubblicano, è stato critico sull'allentamento monetario aggressivo della banca centrale Usa perché, è la sua tesi, potrebbe portare a bolle finanziarie. In un editoriale scritto il mese scorso sul Wsj, ha invitato a "cambiamenti significativi negli strumenti, nelle strategie, nelle comunicazioni e nella governance della Fed", di cui però ha difeso l'indipendenza dagli attacchi di alcuni repubblicani che vorrebbero che la politica monetaria fosse stabilita in base a certi criteri determinati dal Congresso. Sposato con la nipote della donna che ha co-fondato il colosso della cosmesi, Estée Lauder, Warsh a giugno ha avvertito: "L'idea che la Fed sia un'istituzione permanente nell'economia è sbagliata". 

Kuroda and Yellen at G7 Get
 

La scelta di Trump è determinante per il futuro della politica monetaria della banca centrale: a differenza di quanto ritenuto da Gundlach, l'inquilino della Casa Bianca potrebbe anche scegliere un “falco” come Warsh al posto della "colomba" Yellen, aprendo la strada a un ritmo di rialzi dei tassi di interesse più veloce e a una normalizzazione più rapida del bilancio della Fed.

Il processo di riduzione del bilancio dovrebbe iniziare con la prossima riunione in calendario a fine mese: si tratta di un passaggio storico che segna la fine degli stimoli e del quantitative easing. Un’operazione dalle enormi dimensioni: dallo scoppio della crisi dei mutui subprime, il bilancio della Fed è aumentato a 4.500 miliardi di dollari con gli acquisti di asset. Mai in precedenza si era tentato un simile esperimento di ridimensionamento che, oltre alla Fed, accomuna anche Bce, Bank of England e Bank of Japan.