Renzi lancia i progetti strategici. Investimenti per 1,4 miliardi
Ventiquattro contratti di sviluppo, per 1,4 miliardi di investimenti che creeranno o salvaguarderanno 25mila posti di lavoro, "l'80% al sud". E' il valore del pacchetto di contratti che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha firmato a Palazzo Chigi, insieme al ministro dello Sviluppo Federica Guidi e al sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio. "Il governo prova a dare un messaggio concreto di investimento sul paese a partire dalla politica industriale", ha spiegato il premier, spiegando che la metà del pacchetto, "circa 700 milioni", sono di "investimento pubblico".
Ecco le cifre: 24 progetti, quasi un miliardo e mezzo di investimenti, 25 mila posti di lavoro, l'80% nelle regioni del Sud, "34 milioni di euro in Campania".
Sul lavoro e il rilancio dell'occupazione "la politica si gioca la sua credibilità", dice il premier. "Alla fine dei mille giorni l'Italia sarà nelle condizioni di guidare la ripresa economica e non di essere il fanalino di coda", sottolinea il presidente del Consiglio.
Nelle slide di presentazione dei progetti, la cui agevolazione è interamente gestita da Invitalia, si ricorda che sono sviluppati nei settori industriale, agro-alimentare, turistico e della tutela ambientale, con un investimento minimo di 20 milioni (7,5 per i prodotti agricoli). Nella maggioranza dei casi, le fonti di finanziamento derivano dai fondi europei. Il contributo pubblico, che può raggiungere il 75% dell'investimento e viene negoziato dalle parti, avviene sotto forma di contributo a fondo perduto, mutuo agevolato o ancora contributo in conto interessi.
I contratti di sviluppo fin qui stipulati (12 più i 24 di oggi) riguardano nel 69% dei casi l'industria, seguiti dalla trasformazione dei prodotti agricoli (19%) quindi dal turismo (8%) e dal commecio (3%). Nel primo settore uno dei più "pesanti" riguarda Telecom Italia, che prevede 71 milioni di investimenti (con 22 milioni di agevolazioni) per la fibra ottica in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Euralenergy, l'ex Eurallumina, impegnata nella produzione energetica, ha messo sul piatto 100 milioni (ben 74 milioni rispondono alla voce "agevolazioni") per il Sulcis, in Sardegna, per un impianto di cogenerazione di elettricità a vapore. Scorrendo l'elenco si trovano poi i progetti legati all'aceto della Ponti (strutture di stoccaggio), alle conserve della Regina di San Marzano (ampliamento degli stabilimenti) o ancora del caffè campano Kimbo (più capacità produttiva).
Ancora nel settore Tlc c'è il contratto Vodafone (circa 64 milioni) per il potenziamento della rete in Puglia e Calabria e quello Stm (semiconduttori) per l'allargamento dell'impianto di Catania. Nell'elenco figurano poi Whrilpool, che ha appena acquisito la Indesit e che è coinvolta per l'incremento della capacità produttiva dello stabilimento di lavatrici di Napoli, ma anche Mbda Italia, Prysmian, Seda Italy, Denso Manifacturing, due aziende del farmaceutico (Sanofi Aventis e Dompè) e diverse dell'agroalimentare: Ferrarelle, Molino e Pastificio De Cecco, Giovanni Bosca Tosti, Siciliani, gruppo Oleario Portaro e Benincasa. Le strutture alberghiere dominano nel comparto del turismo.