Credit Suisse promuove Eni
Attesa per la strategia 2014

Linee guida 2014, esplorazioni (soprattutto in Mozambico), Saipem: sono questi i nodi che Eni dovrà affrontare secondo Credit Suisse. In un report, la banca include il gruppo guidato da Paolo Scaroni "tra i preferiti del settore petrolifero, nonostante il rallentamento dell'attività nel 2012 e gli utili in calo di Saipem". Il titolo, inoltre, "appare a buon prezzo rispetto ai suoi concorrenti".
E' stato un 2012 ricco per Eni: il dividendo è cresciuto del 3,7% (a 1,12 euro per azione). Il gruppo ha portato avanti un massiccio buy-back (secondo Credit Suisse da 1-2 miliaridi di euro), ha ricevuto buone notizie dalle esplorazioni in Mozambico e ha proceduto alla cessione parziale di Snam. Elementi che fanno crescere le attese per la strategia che il gruppo presenterà il 14 marzo.
Sul versante produttivo, nel 2013 si attende un progresso del 2%, anche se le notizie provenienti da Egitto, Nigeria e Libia potrebbero rallentare la crescita. Nella peggiore delle ipotesi, Credit Suisse si attende un andamento piatto della produzione. Gli stessi rischi potrebbero avere ripercussioni anche sul medio periodo: potrebbe risentirne la crescita del 3% prevista fino al 2015. Tuttavia, gli analisti elevetici si attendono "che la crescita dei volumi di Eni possa accelerare nel 2014-15, fino a toccare un progresso del 5%"