Ue e Istat certificano la ripresa. Ma le stime sono inferiori al Def
Ripresa certificata. Il Pil italiano tornerà a crescere nel 2014. La risalita sarà lenta, ma Istat e Ue non hanno dubbi. Secondo la Commissione europea, l'economia italiana mostra "segnali di una stabilizzazione della produzione". Bruxelles prevede una crescita nel 2014 dello 0,6% del prodotto interno lordo, dopo un calo dell'1,9% nel 2013. L'anno prossimo la ripresa dovrebbe mostrare un'espansione dell'economia dell'1,2%.
Numeri in linea con quelli dell'Istat: crescita dello 0,6% nel 2014, dell'1% nel 2015 e dell'1,4% nel 2016. In entrambi i casi, si tratta di cifre lievemente più ristrette rispetto a quelle del Def, che stima una crescita dello 0,8% nel 2014, nel 2015 dell'1,3%, e nel 2016 dell'1,6%.
Il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, lo definisce "un equilibrio fragile", anche se la Borsa ha recuperato terreno nel 2013 e nel 2014 "correggendo precedenti valutazioni troppo pessimistiche". "Ci troviamo di fronte a una finestra di opportunita' che va colta senza esitazioni - ha aggiunto - l'Italia sta ora avviando le necessarie riforme strutturali, le sole in grado, insieme a una migliore regolazione dei mercati, di incidere sull'efficienza e sulla competitivita' del nostro sistema produttivo".
In un mercato dei capitali "sempre piu' globale e integrato" serve un'adeguata supervisione delle attivita' cross border e a questo proposito "andrebbe valutata l'opportunita'" di istituire una sorta di 'SuperConsob' europea. Lo ha affermato il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, nell'Incontro con la comunita' finanziaria a Milano. "La carenza di prassi di vigilanza uniformi porta a un terreno di gioco non realmente livellato - ha detto - aprendo lo spazio per arbitraggio di sistemi di vigilanza. L'esperienza maturata in questi anni indica che la strada piu' efficace per una supervisione efficiente e' quella di centralizzare le competenze a livello europeo. Per tale motivo andrebbe valutata l'opportunita' di affiancare al 'single supervisory mechanism', istituito per le banche dell'Eurozona, un istituto simile per il settore dei mercati mobiliari, realizzando una financial union, simile alla banking union".