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Economia
Saipem, nel primo semestre 885 mln di perdite e 4.8 mld di ordini

I risultati semestrali di Saipem

La pandemia di Covid-19 pesa sul primo semestre dell'anno per Saipem, ma la diversificazione delle attività e il florido portafoglio ordini della compagnia hanno mitigato l'impatto economico della crisi mantenendo la sua solidità finanziaria.

Il gruppo ingegneristico guidato da Stefano Cao ha chiuso il primo semestre del 2020 registrando ricavi per 3,675 miliardi di euro, a fronte dei 4,519 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. Per la società, il periodo in esame si è chiuso con una perdita di 885 milioni di euro contro un utile di 14 milioni registrato nei primi sei mesi del 2019. Il risultato - spiega una nota ufficiale - sconta una serie di svalutazioni, tra cui quelle relative alla divisione Drilling Offshore per 590 milioni di euro.

Nei sei mesi, Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 4,837 miliardi di euro, dato che si confronta con i 9,537 miliardi del primo semestre del 2019. Il portafoglio ordini al 30 giugno 2020 ammonta quindi a 22,245 miliardi (5,480 miliardi nell’Engineering & Construction Offshore, 14,573 miliardi nell’Engineering & Construction Onshore, 516 milioni di euro nel Drilling Offshore e 1,676 miliardi nel Drilling Onshore), di cui 3,306 miliardi da realizzarsi nel 2020. Il portafoglio ordini comprensivo di società non consolidate al 30 giugno 2020 ammonta a 25,537 milioni di euro. 

Svalutazioni e oneri non ricorrenti hanno pesato complessivamente sul bilancio del semestre per 753 milioni di euro, di cui 493 milioni nel solo secondo trimestre (tutte nel 'drilling'), periodo in cui la perdita è stata di 616 milioni. A livello complessivo, la perdita adjusted del semestre si attesterebbe a 132 milioni di euro. L'ebitda del semestre è stato di 271 milioni (574 milioni nel primo semestre 2019), di cui 31 milioni nel secondo trimestre. L'ebit ha registrato una perdita di 711 milioni, contro un utile di 262 milioni nel primo semestre dello scorso anno. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno scorso ante Ifrs 16 era di 901 milioni di euro, registrando un incremento di 429 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 (472 milioni di euro), "principalmente dovuto all'entrata in piena operatività di progetti acquisiti nel 2019, al rallentamento dei progetti a causa degli effetti della pandemia e allo slittamento di alcune attività concordato con i clienti". L’indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 (459 milioni di euro) ammonta a 1,360 miliardi di euro (1,082 miliardi al 31 dicembre 2019). 

L'AD Cao: "Ottimismo verso il futuro"

"Guardiamo al futuro con discreto grado di ottimismo - ha dichiarato il numero uno di Saipem, Stefano Cao, durante una call con la stampa a valle della pubblicazione dei risultati semestrali. Cao ha sottolineato il "grande lavoro" svolto sul fronte del portafoglio ordini, che “ammonta ormai a 26 miliardi di euro”. Nel secondo trimestre dell’anno, ha aggiunto, sono stati acquisiti ordini pari a 2,6 volte i ricavi del periodo.

"C'è una situazione complessa dal punto di vista operativo e gestionale - ha aggiunto Cao - ma siamo riusciti ad andare avanti, le nostre navi e i nostri cantieri non si sono fermati. I progetti che abbiamo in pancia non sono stati cancellati, molti sono stati ritardati ma la nostra strategia si conferma valida nonostante la pandemia".

"Il secondo trimestre è stato di grande sofferenza come volumi di attività - ha spiegato ancora - Prevediamo che nella seconda metà dell'anno dovremmo produrre gli stessi volumi della prima".

Quanto al tema della transizione energetica, su cui Saipem è "concentrata", Cao ha confermato che l'attività è legata soprattutto allo sviluppo delle rinnovabili e del gas, mentre "l'idrogeno rappresenta un'area di grande attenzione su cui (il gruppo, ndr) non è ancora attivo" e "c'è ancora molta strada da percorrere". Nello specifico, per quanto riguarda le rinnovabili, il manager ha aggiunto: "La presenza delle rinnovabili nei nostri progetti è sempre maggiore e si estende su un territorio molto ampio che va dal Mare del Nord a Taiwan. Si tratta di un elemento qualificante all’interno del nostro portafoglio progetti: il volume atteso proveniente dal comparto si attesta attorno al miliardo di euro”.

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