Scaroni, Asia nuova frontiera di Eni

La nuova frontiera di Eni e' l'Asia e in particolare il Sud est asiatico. Lo ha affermato l'ad di Eni, Paolo Scaroni, nel corso della presentazione del World Energy Outlook 2013 dell'Aie. "L'Africa e' stata per noi il centro della nostra attivita' da sempre - ha spiegato -. Oggi cominciamo a guardare a una nuova frontiera, cominciamo a guardare l'Asia e in particolare il Sud est asiatico. Passo dopo passo negli ultimi 3-4 anni abbiamo sviluppato una strategia asiatica, anche per avvicinarci ai consumi che crescono in quell'area, che ci sta dando grandi soddisfazioni".
Scaroni ha inoltre sottolineato che Eni e' "di gran lunga la compagnia di maggior successo nell'esplorazione". "Continuiamo a fare scoperte - ha notato - abbiamo un'attivita' esplorativa particolarmente efficace". "Negli ultimi 5 anni abbiamo scoperto piu' del doppio di quanto abbiamo prodotto. In questo modo ci costruiamo la crescita futura. Ci vorra' qualche anno, pero' alla fine raddoppieremo la nostra produzione".
Secondo il World Energy Outlook 2013 dell'Agenzia internazionale dell'energia, i combustibili fossili rimarranno dominanti nel soddisfacimento dei fabbisogni energetici mondiali (76% della domanda primaria di energia al 2035 a fronte dell'82% nel 2011) nell'ambito di mercati sempre piu' integrati. "Se il petrolio continua a essere la fonte principale consumata a livello globale - si legge nel rapporto - la sua quota e' prevista in riduzione al 2035(dal 31% al 27%) a favore delle altre fonti".
Il gas naturale e' destinato ad accrescere il suo peso nel mix energetico (dal 21% del 2011 al 24% del 2035) con un ruolo crescente del gas non convenzionale nel soddisfacimento del fabbisogno mondiale. Secondo l'Aie, differenze di prezzo tra le varie regioni, soprattutto tra Usa e Europa, e le conseguenti discrepanze in termini di competitivita', sono destinate a rimanere, influenzando investimenti e strategie aziendali.