Rinnovo contratto scuola, aumenti di 150 euro per i docenti e 110 euro per il personale ATA. Valditara: "Promessa mantenuta" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 18:58

Rinnovo contratto scuola, aumenti di 150 euro per i docenti e 110 euro per il personale ATA. Valditara: "Promessa mantenuta"

Sottoscritto in via definitiva il Contratto collettivo nazionale del comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2022-2024

di Chiara Feleppa

Rinnovo contratto scuola, più soldi per docenti e personale ATA. Soddisfazione dei sindacati, Valditara: "Promessa mantenuta"

È stato sottoscritto in via definitiva il Contratto collettivo nazionale del comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2022-2024. Concluse positivamente le verifiche degli organi di controllo, si apre ora la fase operativa che porterà, tra gennaio e febbraio, alla liquidazione del saldo degli aumenti contrattuali e degli arretrati maturati a partire dal 1° gennaio 2024 (e, in parte, dal 1° gennaio 2025). Gli importi lordi previsti variano dai 1.400 ai 2.200 euro per il personale docente e dai 1.300 ai 2.500 euro per il personale Ata, a seconda delle qualifiche e delle posizioni economiche. Un risultato che, secondo i sindacati firmatari, rappresenta un passaggio necessario per rimettere in carreggiata il calendario dei rinnovi contrattuali.

Per il segretario della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, la firma del contratto è "un atto responsabile": si tratta di un contratto ponte che consente di riallineare le scadenze e di aprire immediatamente le trattative per il triennio successivo. "Gli incrementi saranno disponibili quasi certamente già a partire dal mese di gennaio - sottolinea - e assumono un valore ancora maggiore nel contesto economico attuale". Tra le migliorie introdotte dal contratto 2022-2024, D’Aprile evidenzia anche la restituzione diretta di una parte delle risorse una tantum al personale Ata e l’utilizzo delle risorse del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. L’obiettivo ora è accelerare sul rinnovo del CCNL 2025-2027, con una prima sequenza contrattuale concentrata sulla parte economica, per garantire rapidamente nuovi aumenti e arretrati.

Sulla stessa linea la segretaria generale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, che ribadisce come non vi fossero più motivi per rinviare un contratto "già ampiamente scaduto". "Firmare – afferma – è stata la scelta giusta al momento giusto". Barbacci guarda ora al prossimo triennio contrattuale, chiedendo l’apertura tempestiva del tavolo negoziale, sul modello di quanto già avvenuto per altri comparti della pubblica amministrazione. "Il nostro obiettivo - spiega - è concludere le trattative entro il 2026, garantendo un nuovo aumento retributivo per tutto il personale scolastico". Secondo la segretaria generale della Cisl, la puntualità nei rinnovi contrattuali è una condizione essenziale per tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori e per avvicinare le retribuzioni italiane agli standard europei. "Un riallineamento - conclude - che resta l’obiettivo di fondo della nostra azione sindacale".

Fgu: "Risorse esigue, fare di più per il comparto"

Toni meno entusiasti dalla Fgu, che ha sottolineato come le risorse stanziate siano esigue rispetto all'inflazione del triennio. La richiesta è che da subito si avvii la contrattazione per il triennio 2025/2027, prevedendo un impegno politico a stanziare nelle future leggi di bilancio ulteriori risorse per il comparto. "Con l'attuale quadro normativo-contrattuale sarà impossibile far recuperare potere d'acquisto a tutto il comparto ed in particolare al personale della scuola. Finchè non avverrà lo scorporo della scuola dalla contrattazione e dai finanziamenti previsti per tutto il pubblico impiego, con l'istituzione di un contratto separato per la docenza e per il personale Ata sarà impossibile restituire autorevolezza e riconoscibilità sociale a tutto il personale della scuola", afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana.

Il Ministro Valditara: "Promessa mantenuta"

Sulla firma arriva il commento del Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che parla di un importante passaggio reso possibile dal grande lavoro svolto. "Manteniamo la promessa di una rapida chiusura anche di questo secondo triennio di contrattazione. Arriveranno, con il nuovo anno, aumenti di 150 euro al mese per i docenti e 110 euro al mese per gli ATA nonché arretrati pari, rispettivamente, a 1.948 e 1.427 euro", le parole del Ministro. Inoltre, grazie alle risorse recuperate nel bilancio ministeriali, docenti e ATA riceveranno anche l’una tantum aggiuntiva pari a 149 e 109 euro per ciascuna delle due categorie. "E il nostro impegno non termina oggi bensì prosegue con determinazione per la veloce chiusura anche del CCNL 2025-2027. A tale riguardo abbiamo già trasmesso la nostra proposta di Atto di indirizzo. Il nostro auspicio è che entro gennaio possano essere assicurati aumenti ed arretrati", conclude. 

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