Le mani della Gdf sull'impero di Don Salvatore: sequestri per 250 mln

La Guardia di Finanza di Torino sta eseguendo un sequestro di beni riferibili alla famiglia Ligresti per un totale di circa 250 milioni di euro, pari - secondo le stime delle fiamme gialle - al profitto illecitamente ottenuto dalla famiglia e dai manager di Fonsai indagati nell'ambito dell'inchiesta "Fisher Lange" per falso in bilancio e aggiotaggio, condotta dai pm Vittorio Nessi e Marco Gianoglio che aveva portato nelle scorse settimane, alle misure di arresto per la famiglia Ligresti (Salvatore e i figli Jonella, Giulia e Paolo) e per i manager Fausto Marchionni, Emanuele Erbetta e Antonio Talarico.
Il provvedimento di sequestro emesso dal gip riguarda alberghi di lusso, complessi immobiliari e polizze assicurative. Tra i beni sequestrati in 25 province italiane, gli alberghi della catena Atahotels, il Principe di Piemonte di Torino, il Naxos Beach di Taormina, il Grand hotel Fiera Milano e il Golf hotel Campiglio, oltre al comprensorio di Milano dove risiede la famiglia Ligresti.
IL GIALLO DELL'AGENDA - Parte dei segreti dell'impero potrebbero essere custoditi in un'agenda trovata durante le perquisizioni nell'abuitazione di Giulia Ligresti. Un volume con su scritto "Pegasus" che contiene bonifici, bollette e altri documenti sensibili. Cosa si nasconde, secondo gli inquirenti, dietro il nome "Pegasus"? Nel decreto di sequestro, il Gip Silvia Salvatori lo scrive chiaramente: è una società dedicata alla "locazione di immobili propri" costituita il 26 luglio del 1971. Dietro il nome del proprietaro (Stefano Conticello) ci sarebbero i Ligresti, che avrebbero usato Pegasus come cassaforte, dove custodire circa 20 milioni di euro in immobili.
"In data 5 dicembre 2012 – scrive il gip – la società ha stipulato alcuni contratti di locazione immobiliare con Ligresti Salvatore per un valore dichiarato di 230mila euro, con Ligresti Jonella per 132mila euro e con Ligresti Giulia Maria per altri 132mila euro".