Etruria/ Serra si tuffa sui crediti incagliati della banca del papà della Boschi
Spunta il finanziere Davide Serra per i crediti problematici della Popolare dell'Etruria. Avances per gli incagli della banca del papà del Ministro Maria Elena Boschi, quelle del numero uno del fondo Algebris, uno dei principali finanziatori del Pd di Renzi, che fanno partire subito i sospetti di quanti pensano che, come nella complessa vicenda dei movimenti azionari anomali sulle Popolari, si sia alle prese con una "partita tutta in famiglia" su cui sta indagando anche la Consob.
Quasi sicuramente si tratta di pure coincidenze, però, salta subito agli occhi infatti che tra i fondi che si sono affacciati per acquisire asset, e nel caso specifico non performing loan (crediti dalla riscossione incerta), della Popolare dell’Etruria commissariata l'11 febbraio, c'è anche Algebris Npl Fund 1, il fondo di Serra riservato a investitori istituzionali lanciato a ottobre 2014 che si era posto come obiettivo di raccolta 400 milioni di euro e ne ha invece raccolti 440.
Il nome di Serra era spuntato fuori sull'Etruria ancheper le fiammate del titolo della banca toscana poco prima del varo della riforma delle Popolari, ma l'ex bocconiano tifoso di Renzi aveva precisato che Algebris non ha mai effettuato investimenti nella Popolare dell'Etruria e che l'unica operazione, per altro in perdita, è stata in quel periodo la dismissione di 5,2 milioni di azioni del Banco Popolare.