Economia
Si rompe, si aggiusta. Nasce la proposta dell'Ue del diritto alla riparazione

Il disegno di legge ha l'obiettivo di contrastare l'obsolescenza programmata e di rendere più economico riparare i propri dispositivi anziché cambiarli
Diritto alla riparazione, i benefici per l'ambiente e l'economia
Con il diritto alla riparazione la Commissione europea prevede importanti benefici per l'ambiente e per l'economia. Meno prodotti gettati via significa meno rifiuti, meno materiali necessari per produrre nuovi beni e meno emissioni di gas serra nel processo di produzione e vendita. Si stima quindi che l'iniziativa consenta un risparmio di emissioni di gas serra di 18,5 milioni di tonnellate, un risparmio di risorse di 1,8 milioni di tonnellate e 3 milioni di tonnellate di rifiuti in 15 anni.
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"La nostra proposta aiuterà le persone a rivedere i propri modelli di consumo nel modo che desiderano, piuttosto che in un modo in cui sono costrette a farlo, così da aumentare il tasso di riparazione e riutilizzo dei beni e portare risparmi significativi", aggiunge Jourova.
Sul fronte dell'economia, i risparmi per venditori e produttori sono stimati dalla Commissione in circa 15,6 miliardi di euro nei prossimi 15 anni, riparando i prodotti invece di sostituirli gratuitamente in base alla garanzia. Gli investimenti aumenteranno di 4,8 miliardi di euro sempre nell'arco di 15 anni. Inoltre, i consumatori dell'Ue otterranno notevoli risparmi, pari a 176,5 miliardi di euro nei prossimi 15 anni. La proposta comporterà anche un netto aumento dei posti di lavoro, principalmente nel settore delle riparazioni nell'Ue.