Prima quotazione della Galassia Stellantis. Il colosso automobilistico nato dalla fusione fra Fiat Chrysler e Peugeot ha ricevuto il disco verde dall'Amf, l'autorità francese dei mercati finanziari, per la quotazione sulla Borsa di Parigi della controllata francese Aramis Group, specializzata nella vendita di auto di seconda mano online, in seguito al boom delle vendite di veicoli usati e le prospettive di una loro crescita in tutta Europa.
Il pacchetto di maggioranza assoluta al 70% è in mano a Stellantis che dopo la quotazione conserverà il controllo del gruppo. "Con la quotazione, puntiamo ad accelerare ulteriormente la nostra crescita, sia per via organica, sia attraverso acquisizione, con l'ambizione di diventare la prima piattaforma online europea per l'acquisto di auto usato", hanno spiegato Nicolas Chartier e Guillaume Paoli, fondatori di Aramis e rispettivamente presidente e Ceo che continueranno a guidare il gruppo anche dopo lo sbarco in Borsa.
"Questa Ipo - hanno aggiunto - ci permetterà anche di migliorare la nostra visibilità tra i clienti e i partner e ci fornirà una maggiore flessibilità per cogliere future opportunità di crescita". Aramis ha chiuso l'esercizio al 30 settembre 2020 con ricavi pari a 831 milioni di euro, in crescita del 16% sul 2019.
Aramis opera attualmente in quattro paesi europei: Francia, Spagna, Belgio e Regno Unito. Con l'Ipo punta a raccogliere 250 milioni di euro per sostenere un ulteriore sviluppo. Nel marzo 2021, aveva acquisito la società britannica CarSupermarket e considerando anche i risultati di questa società, il fatturato pro-forma del 2020 ammonta a 1,1 miliardi di euro.
Il gruppo Psa è diventato socio di Aramis nel 2016 e con la fusione tra Psa e Fca, Stellantis è diventato l'azionista di maggioranza della società, posizione che manterrà anche dopo l'Ipo. Per l'esercizio 2021 (che si chiuderà il 30 settembre 2021), Aramis Group punta a superare 1,25 miliardi di euro di ricavi, con un margine Ebitda tra il 2,7% e il 2,9%, assumendo che non ci saranno eventi negativi legati al Covid-19.
Il gruppo si aspetta di vendere circa 45mila vetture ai clienti, con un +35% rispetto all'anno precedente su base pro-forma. Per l'esercizio al 30 settembre 2022, l'obiettivo è di arrivare a 1,5 miliardi di euro di ricavi con un +30% di crescita organica di vendite di auto usate.
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