Economia
Stellantis vende la palazzina Fiat: addio agli uffici di Agnelli e Marchionne

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Fine di un'era per la storica sede di via Nizza. Oggi il gruppo guidato da Carlos Tavares punta fuori dai confini piemontesi, con Termoli in testa
Addio all’ultimo barlume di Fiat nel centro di Torino: il gruppo Stellantis ha messo in vendita la palazzina di via Nizza 250, sede storica degli uffici di Gianni Agnelli e Sergio Marchionne, dove fino al 2014 aveva sede legale il gruppo prima di diventare Fca. Nel 2019 il presidente di Fca, John Elkann, fa sapere il Corriere della Sera, aveva trasferito il suo ufficio alla Fondazione Agnelli di via Giacosa, nell'abitazione del trisavolo Giovanni Agnelli, mentre lo scorso agosto era cominciato il trasloco dei servizi finanziari, ufficio stampa e relazioni industriali a Mirafiori.
Il tanto atteso giorno è quindi arrivato. La società quotata, riporta il CorSera, deve ora agire con la massima trasparenza per scegliere i player, con le migliori capacità tecnico-finanziarie e amministrative, in grado di gestire l’alienazione dell’immobile: quanto tratterrà dal prezzo finale di vendita? Quante persone metterà in campo? Quanto investirà in promozione? Semplice: si aggiudicherà l’incarico di vendere chi offrirà le migliori condizioni.
Ma a lasciare l'amaro in bocca alla città di Torino è anche la scelta, da parte del gruppo Stellantis, di collocare la Gigafactory delle batterie, in previsione del boom della richiesta elettrica, a Termoli. Sul caso anche la sindaca Chiara Appendino che ha dichiarato: "Dal mio punto di vista l'azienda ha tradito la nostra città. È stata una scelta concordata con il Governo. Questo non significa che noi non dobbiamo fare sentire la nostra voce all'interno delle politiche industriali della nostra città".
"Tant'è che con il presidente della Regione Alberto Cirio, ha aggiunto la sindaca, anti altri attori della nostra città abbiamo chiesto un incontro con il presidente del Consiglio Draghi, che dovrebbe esserci entro la fine del mese di agosto". "Sappiamo benissimo, ha concluso Appendino, quanto questa città abbia bisogno di produzione industriale e sappiamo anche quanto questa produzione industriale debba essere capace di affrontare i cambiamenti. Pensiamo solo all'auto come cambierà".
Mentre, a livello di numeri, il gruppo quotato continua a snocciolare segnali positivi: nel mese di giugno ha registrato un aumento delle immatricolazioni di autovetture in Europa dell'11,5% su base annua con la quota che passa dal 20,5% al 20,2%. Secondo i dati diffusi dall'Acea, l'associazione dei costruttori europei, le auto immatricolate sono state 258.657, mentre nel primo semestre l'aumento è passato dal 32,1% a 1.378.773 unità rispetto allo steso periodo dello scorso anno: la quota è salita dal 20,5 al 21,3%.