Economia
Tasse, ecco il piano del governo. Irpef e detrazioni: cosa cambia
Tasse, novità. Cosa cambia su Irpef e detrazioni: il piano del governo
Tasse, il governo lavora a un "forte intervento" sull'Irpef già a partire dal primo gennaio del 2017. A confermarlo ad Affaritaliani.it sono fonti vicinissime alla presidenza del Consiglio. Politicamente c'è da dire che mentre Matteo Renzi spinge per un provvedimento "corposo", da giocarsi durante la campagna elettorale per il referendum istituzionale di ottobre, il ministero dell'Economia frena preoccupato per la tenuta dei conti pubblici.
Primo punto. Nessun incremento del bonus bebé come chiesto da Area Popolare-Ncd ma intervento sulle detrazione. L'ipotesi allo studio sarebbe quella di aumentare gli sgravi del 25% per il primo figlio a carico entro i tre anni di vita, del 35% per il secondo e del 50% per il terzo figlio e oltre. Una misura che sarebbe anche legata al cumulo del reddito familiare dicharato. Nessun aumento delle detrazioni oltre i 40mila euro lordi di reddito all'anno.
Ma il cuore del provvedimento contenuto nella Legge di Bilancio sarà l'Irpef. Allo studio ci sarebbe un accorpamento delle aliquote che dovrebbe favorire in particolare il cosiddetto ceto medio. Il primo scaglione (0-15mila euro) attualmente ha una tassazione pari al 23% e l'idea di Palazzo Chigi sarebbe quella di innalzare fino a 18mila euro il tetto al quale si applica l'aliquota più bassa.
C'è poi l'accorpamento del secondo e del terzo scaglione. Per i reddito compresi tra 15.001 e 28.000 euro si applica al momento un'imposta del 27% mentre tra 28.001 e 55.000 euro la tassazione è del 38%. L'obiettivo - spiegano fonti dell'esecutivo vicine al dossier - sarebbe quello di arrivare ad una sola aliquota intermedia pari al 31%. In questo modo gli sgravi premierebbero proprio il ceto medio. Per il momento il quarto e il quinto scaglione (reddito tra 55.001 e 75.000 euro con imposta al 41% e reddito sopra i 75.000 euro con aliquota al 43) dovrebbero restare invariati.
La misura si applicherebbe sia ai lavoratori dipendenti del settore privato sia quelli del pubblico sia ai pensionati. Per le imprese si lavora invece al capitolo Ires con particolare attenzione - spiegano le fonti governative - alle piccole e medie aziende e agli artigiani.