Telecom Argentina/ Per i manager ora è a rischio nazionalizzazione

L'incremento della quota di Telefonica in Telco, azionista di Telecom, annunciato questa mattina riapre il problema di un possibile monopolio del mercato tlc in Argentina, dove il governo ora è molto più orientato a "brutali" nazionalizzazioni. Così manager e imprenditori, che vivono da anni in Argentina, commentano a Radiocor la mossa con cui Telefonica a gennaio 2014 potrebbe rilevare il controllo totale di Telco e i relativi i diritti di voto.
Cosi' facendo il gruppo spagnolo controllerà, in sostanza, i due maggiori operatori tlc argentini: Telefonica Argentina e Telecom Argentina, che Telecom gestisce e consolida nel proprio bilancio (detiene il 58% di Sofora, azionista con il 51,4% di Nortel Inversora, che a sua volta controlla il 54,74% di Telecom Argentina).
I timori degli addetti ai lavori si riferiscono in particolare al caso Ypf, societa' petrolifera privatizzata nei primi anni Novanta e finita in parte sotto il controllo della multinazionale spagnola Repsol: ad aprile dello scorso anno la presidentessa argentina, Cristina Kirchner, ha infatti annunciato a sorpresa l'esproprio del 51% delle azioni della compagnia. L'unica soluzione per Telefonica, spiegano gli imprenditori, sarebbe la vendita degli asset argentini, che peraltro Telecom aveva provato a cedere circa quattro anni fa, con l'aiuto del Credit Suisse, visti i contenziosi in atto da una parte con la famiglia Werthein, azionsiti di Sofora e dall'altra con l'Antitrist argentino. Gia' all'epoca dell'ingresso di Telefonica in Telco, l'Antitrust aveva imposto a Telecom la vendita degli asset, basandosi sul presunto monopolio creatosi nel mercato delle tlc del paese.