Incalzata dall'Authority guidata da Giuseppe Vegas a chiarire alcune informazioni, Telecom risponde alla Consob sul convertendo, il prestito obbligazionario da 1,3 miliardi varato a inizio novembre, spiegando di aver "considerato l'operazione come misura tra parti correlate di maggiore rilevanza" ed "è stato effettuato l'iter istruttorio e decisionale di garanzia previsto".

Il Cda, si legge in una nota, è tornato a votare sulla scorta del parere dei consiglieri indipendenti e ha approvato l'operazione in cui Banca Imi per 2 milioni di euro, Blackrock ha effettuato un investimento di 200 milioni con una quota del 15,38%, Telefonica un investimento di 103 milioni per una quota del 7,92% e Och Ziff Capital Management un investimento di 40 milioni per una quota del 3,08%. Secondo il Comitato controllo e rischi di Telecom l'operazione ha assunto i connotati di "operazione rilevante" dopo la delibera del Cda, durante la sottoscrizione del prestito.

Per questo, spiega la società, ha richiesto l'iter istruttorio e decisionale previsto, ha qualificato l'operazione come "di maggior rilevanza" e ne ha "reinvestito il cda che il 5 dicembre è tornato a deliberare sulla scorta di apposito parere rilasciato da un comitato composto da consiglieri indipendenti non correlati rispetto all'operazione". Nella nuova votazione hanno votato contro Lucia Calvosa e Luigi Zingales. A favore, tra gli indipendenti, Massimo Egidi, Jean Paul Fitoussi, Angelo Provasoli e Mauro Sentinelli.

In particolare secondo Zingales, il bond convertibile è nell'interesse di Telecom e il prezzo si può dire congruo e conveniente ma "non sono stati soddisfatti i requisiti di correttezza sostanziale". Per il consigliere indipendente la procedura delle operazioni con parti correlate avrebbe dovuto applicarsi fin dall'inizio; "l'accesso alle informazioni è stato discriminatorio; in una situazione in cui la domanda eccedeva tre volte l'offerta, nel riparto è stata favorita Telefonica".

Intanto in vista dell'assemblea del prossimo 20 dicembre dopo Iss anche il proxy Glass Lewis consiglia ai fondi di votare per la revoca del cda appoggiando Findim. Da un rinnovo del cda ne beneficerebbero gli azionisti "e prevediamo che possa dare una maggiore trasparenza e una guida meno conflittuale sulla strategia della società in corso" si legge nel report.

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Incalzata dall'Authority guidata da Giuseppe Vegas a chiarire alcune informazioni, Telecom risponde alla Consob sul convertendo, il prestito obbligazionario da 1,3 miliardi varato a inizio novembre, spiegando di aver "considerato l'operazione come misura tra parti correlate di maggiore rilevanza" ed "è stato effettuato l'iter istruttorio e decisionale di garanzia previsto".

Il Cda, si legge in una nota, è tornato a votare sulla scorta del parere dei consiglieri indipendenti e ha approvato l'operazione in cui Banca Imi per 2 milioni di euro, Blackrock ha effettuato un investimento di 200 milioni con una quota del 15,38%, Telefonica un investimento di 103 milioni per una quota del 7,92% e Och Ziff Capital Management un investimento di 40 milioni per una quota del 3,08%. Secondo il Comitato controllo e rischi di Telecom l'operazione ha assunto i connotati di "operazione rilevante" dopo la delibera del Cda, durante la sottoscrizione del prestito.

Per questo, spiega la società, ha richiesto l'iter istruttorio e decisionale previsto, ha qualificato l'operazione come "di maggior rilevanza" e ne ha "reinvestito il cda che il 5 dicembre è tornato a deliberare sulla scorta di apposito parere rilasciato da un comitato composto da consiglieri indipendenti non correlati rispetto all'operazione". Nella nuova votazione hanno votato contro Lucia Calvosa e Luigi Zingales. A favore, tra gli indipendenti, Massimo Egidi, Jean Paul Fitoussi, Angelo Provasoli e Mauro Sentinelli.

In particolare secondo Zingales, il bond convertibile è nell'interesse di Telecom e il prezzo si può dire congruo e conveniente ma "non sono stati soddisfatti i requisiti di correttezza sostanziale". Per il consigliere indipendente la procedura delle operazioni con parti correlate avrebbe dovuto applicarsi fin dall'inizio; "l'accesso alle informazioni è stato discriminatorio; in una situazione in cui la domanda eccedeva tre volte l'offerta, nel riparto è stata favorita Telefonica".

Intanto in vista dell'assemblea del prossimo 20 dicembre dopo Iss anche il proxy Glass Lewis consiglia ai fondi di votare per la revoca del cda appoggiando Findim. Da un rinnovo del cda ne beneficerebbero gli azionisti "e prevediamo che possa dare una maggiore trasparenza e una guida meno conflittuale sulla strategia della società in corso" si legge nel report.

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